Charlize Theron è a capo di un gruppo di immortali provenienti da diverse epoche storiche, così antiche che il più giovane è del 1800… Agiscono nell’ombra per risolvere situazione critiche, conflitti bellici, ostaggi di guerre civili e non, ma questi guerrieri immortali sono anche molto, molto stanchi. In caso vengano uccisi, torneranno in vita e questo ciclo avrà fine, ma senza campanelli di allarme a segnalare la fine del loro fattore rigenerativo. Nel frattempo girano per il globo da centinaia di anni e adesso, dopo che un gruppo di scienziati li ha scoperti, qualcuno vuole la loro cattura per scoprire il segreto dell’immortalità.
In qualche modo, ogni qual volta si parla di personaggi immortali, l’aspetto drammaturgico dell’opera in questione cerca di farci entrare in sintonia col più grande dolore che comporta questo dono: osservare il mondo cambiare e i propri cari morire. The Old Guard, film Netflix tratto dall’omonima graphic novel dedica fin troppo del suo minutaggio (circa due ore in tutto) a raccontare le cicatrici del tempo sul corpo e la mente di questi guerrieri. Fra gli interpreti troviamo il nostro Luca Marinelli , il cui personaggio viene dalle Crociate e, per quanto il web si sia divertito a contare le battute a lui dedicate in una produzione dal forte sapore hollywoodiano, bisogna tenere in conto tanto le intenzioni quanto l’obiettivo finale della produzione.
Dispersivo nella trama, The Old Guard vince sul fattore intrattenimento
Sul campo di battaglia, una soldatessa viene ferita a morte e subito dopo torna in vita. C’è dunque un altro immortale e il gruppo si dovrà muovere per trovare la nuova eroina, istruirla sul suo particolare status e, nella sostanza dietro alla finzione, approfondire l’importante background del personaggio di Charlize Theron, sulla Terra come immortale da più tempo di tutti, forse addirittura la prima di questa specie.
Il film di Gina Prince-Bythewood al primo impatto è fin troppo fuorviante: cerca l’ispirazione coreografica per le scene action e Charlize Theron ne esce ancora esperta dopo Atomica Bionda e le scazzottate risultano pulite e ben girate, mentre per il resto la sceneggiatura tende a disporre tanti piccoli semini, in attesa di sviluppi futuri che, fino ai titoli di coda, non arrivano. Il film, dunque, vive nell’ombra del già annunciato sequel, mostrando un’evidente natura di apripista per ciò che verrà in futuro.
Una scelta rischiosa che si trasforma in un’arma a doppio taglio, perché sottolinea quanto la struttura drammaturgica sia incredibilmente povera per sorreggere un minutaggio così importante e, di conseguenza, le stesse potenzialità del film. Per quanto non si cerchi mai di fare qualcosa di estremamente articolato, confezionando un film di mestiere, semplice ed efficace, The Old Guard è alla stregua di un action di passaggio. Ha buoni momenti, niente di memorabile, un interessante background e una mitologia su cui basare i futuri film (forse una trilogia? Li faranno davvero?) ma è tutto così estremamente puntellato da non poter nemmeno assicurare l’attenzione per un progetto a lungo termine.
In qualche modo, questa è la linea produttiva Netflix, da molti criticata eppure così lapalissiana nelle intenzioni: film di budget medio (costato “appena” 70 milioni circa) dal grande richiamo mediatico grazie ad un attore top e, al contempo, costruzione di una struttura episodica. Un po’ come trasportare la natura seriale in progetti cinematografici. Se così fosse, The Old Guard si rivelerebbe un lunghissimo pilot di una serie tv che ha del potenziale nascosto ma della quale, a conti fatti, non c’è nemmeno la sicurezza di un sequel a stretto giro.
Sul lato del mero intrattenimento, paradossalmente, The Old Guard si lascia ben guardare e diverte in più di un’occasione. Proprio per tutte le critiche già poste, complici la semplicità nella realizzazione e l’onestà intellettuale di non voler rivoluzionare nulla, The Old Guard si rivela quel tipo di pop corn movie che tanto piace guardare in una serata nel weekend. Solo che al posto della sala cinematografica c’è il nostro divano, il nostro televisore, snack in busta e mascherina sotto il mento.
VOTO 6.5
Genere: azione, avventura
Publisher: Netflix
Regia: Gina Prince-Bythewood
Colonna Sonora: Volker Bertelmann
Interpreti: Charlize Theron, KiKi Layne, Matthias Schoenaerts, Luca Marinelli, Marwan Kenzari
Durata: 125 minuti