Black Adam – Recensione

Ci sono i buoni e ci sono i cattivi, e spesso questa linea di demarcazione, viene definita dai buoni, bisognosi di etichettare e catalogare il mondo per sommi capi. Lo fece per esempio il Batman di Ben Affleck in Batman V Superman, dove il Crociato di Gotham vedeva nell’alieno Superman una minaccia, perché estraneo a quel mondo, diverso. L’atteggiamento sovversivo, quasi fascista di quel Batman rappresentava l’ordine fuori dai canoni conosciuti, l’essenza del vigilante. In qualche modo Black Adam non si discosta da questo concetto di giustizia, come e dove interpretarla, per scopi magnanimi o personali.

C’è una cosa che i film DC hanno indovinato negli ultimi tempi, ed è la scelta di far smuovere le acque narrative con la Task Force X di Amanda Waller. Tutto il mondo è una perenne minaccia. Questa va distrutta, il mondo preservato, come si arriva a questo non deve importare, giacché l’obiettivo è di importanza vitale. Ecco dunque che la Waller si appoggia alla Justice Society (Hawkman, Dottor Fate, Atom Smasher e Cyclone) per fermare Black Adam. La genesi del personaggio interpretato da Dwayne Johnson è la stessa vista in Shazam, ma lui usò i poteri donati dal mago per fini oscuri, vendicativi, cosa che gli valse l’esilio per ben 5000 anni, almeno fino al momento in cui non verrà risvegliato, trovandosi in un mondo, cambiato, fin troppo tecnologico. Sarà difficile per lui capire da che parte punterà la sua bilancia, se verso il bene o verso il male.

Black Adam recensione

Black Adam dunque affronta nuovamente il discorso del diverso, delle scelte e di come queste possono o meno forgiare il nostro destino o il nostro fato. Simbolico in tutto questo è il Dottor Fate di Pierce Brosnan, uomo che prevede il futuro e ora, con la presenza di Black Adam in questo universo, comincia a non decifrare bene i segnali del domani. Con Atom Smasher e Cyclone relegati a poche battute e qualche momento tenero, è Hawkman il personaggio che tra tutti risulta il più funzionale e ben inserito nel contesti, uscendone quasi un facente funzioni di Batman, del quale condivide la moralità nel non uccidere e aspettare che sia la giustizia a decidere il destino degli uomini, buoni o malvagi che siano.

Nei confronti con Black Adam, sia fisici che intellettuali, si ritrova tutto questo grande cuore del film, costruito su binari semplici e già visti, dove la costruzione della moralità di Black Adam avverrà tramite gli eventi, passo dopo passo.

Black Adam recensione

Black Adam è un giocattolone tirato a lucido, funzionale e ben divertente. Piccolo nella concezione e nelle aspettative, ne esce un prodotto coeso ed equilibrato, perfettamente in linea con le richieste odierne – da parte del pubblico – di un cinefumetto ben diretto, fotografato e confezionato. Nella parte centrale il ritmo si dilata fin troppo e alcuni colpi di scena sono fin troppo telefonati, ma nella parte finale il ritmo è serrato, con la stessa sceneggiatura che raccoglie perfettamente i frutti disseminati sapientemente nel film.

Black Adam recensione

Oggi sono questi i pop corn movie da vedere nel weekend e tanto basta. Attenzione alla solita scena post credit che, come già ampiamente annunciato nei giorni precedenti, segna un gradito ritorno nel DCEU.

VOTO 7.5

Black Adam recensioneGenere: azione, fantastico
Publisher: Warner Bros
Regia: Jaume Collet-Serra
Colonna Sonora: Lorne Balfe
Interpreti: Dwayne Johnson, Pierce Brosnan, Sarah Shahi, Aldis Hodge, Noah Centineo, Quintessa Swindell
Durata: 124 minuti

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