L’idea centrale del film, quella di rivivere un dato giorno all’infinito, non è certo nuova nel panorama cinematografico. Il pensiero non può che correre a Ricomincio da Capo, con il giorno della marmotta che qui viene sostituito da quello dei cupidi (una sorta di antipasto a San Valentino). In Prima di Domani il valore umoristico viene rimpiazzato da una concezione adolescenziale atta a raccontare il passaggio di una diciottenne nel mondo degli adulti, ovvero lasciarsi alle spalle futilità e irresponsabilità.
Prima di Domani si inserisce perfettamente nel canone dei film young adult
Tratto dal romanzo “E finalmente ti dirò addio” di Lauren Oliver, ennesimo best seller negli Stati Uniti, Prima di Domani si inserisce perfettamente nel canone dei film young adult. A partire dal successo di Harry Potter, sono tanti i casi di fenomeni letterari portati al cinema che, purtroppo, non riescono a mostrare muscoli e potenziale oltre la fonte cartacea. Relegato lì, in quella categoria che si prefigge di coinvolgere un pubblico relativamente giovane, Prima di Domani risulta un esercizio di stile coraggioso, ma privo di mordente. In più occasioni cerca di non prendersi troppo sul serio, proponendosi in qualità di film sentimentale, ma voler rimarcare la crisi della protagonista a ogni ciclo temporale rimanda immediatamente alla metafora già citata del passaggio dall’adolescenza alla maturità (con relativo trauma, bisogno di guardare al passato, capire il proprio e l’altrui dolore, rimediare ove possibile e diventare responsabili).
Potrebbe essere bello e anche giusto, ma con una sceneggiatura che alterna alti e bassi senza la raffinatezza necessaria tutto rimane così, sospeso in una dimensione non ben definita, in un limbo di ripetuta mediocrità.
VOTO 5.5
Genere: fantascienza, drammatico
Publisher: Eagle Pictures
Regia: Ry Russo-Young
Colonna Sonora: Adam Taylor
Intepreti: Zoey Deutch, Halston Sage, Logan Miller, Kian Lawley, Jennifer Beals
Durata: 99 minuti