Settembre è il vero primo mese dell’anno, altro che gennaio. Cos’è che inizia a gennaio? Niente. A settembre, invece, riparte il campionato, riaprono le scuole, ci sono di nuovo gli esami universitari, se hai fatto un colloquio sudando per il caldo è facile che inizi ora a lavorare, ed è passata anche l’estate delle fiere estive e si riprende con i ritmi normali. Non c’è un motivo, uno, per cui il vero Capodanno non debba essere oggi. Quindi vi faccio gli auguri! Visto che ‘sta cosa di settembre come il primo mese dell’anno la penso dai tempi scolastici e universitari, vi rivelo uno dei tanti piccoli rituali che solevo celebrare quando il tempo per giocare non si sovrapponeva al “sto lavorando”.
Se durante l’estate, di solito, finivo per giocare cose accumulate durante l’anno o riprendere in mano cose particolarmente gustose, a settembre era il momento del budget planning per le uscite autunnali (visto che non c’erano i saldi di Steam!), quindi mi mettevo lì con le sole riviste prima, aiutate dal web successivamente, a cercare di ricostruire il calendario delle uscite, individuando più o meno i titoli su cui tenere gli occhi puntati. Alla fine era semplicemente una dichiarazione di intenti, perché non essendoci il concetto/abitudine di pre-order avrei poi successivamente aspettato le recensioni, cercato risposte negli aruspici e seguito il mio istinto per operare dolorosissime scelte. Ecco, pianificare a settembre equivaleva ad attutire e razionalizzare il fatto che avrei potuto giocare solo a tre, quattro giochi davvero belli di lì a Natale, dove sarebbe poi arrivato magari il jolly per i regali. Dunque, individuare la top 3, fra PC e console, non era mica roba da poco eh! Che poi, ricordo, quando ancora le notizie arrivavano prima su carta, se un gioco veniva rinviato era tipo dramma cosmico, perché metteva in discussione tutto, quindi bisognava essere pronti, preparati, sempre sul pezzo.
Oggi, quindi, è primo settembre, è tempo di pianificazione e voglio ignorare bellamente che tanto probabilmente non riuscirò a tenere fede ai miei programmi, per cui mi metterò a guardare le uscite fino a fine anno per individuare la top 3 dei giochi che vorrei giocare al day one o giù di lì, per sentire l’adrenalina di vivere i giochi seguendo lo Zeitgeist e il flusso dei commenti – che poi, prima, sta cosa, erano diatribe con gli amici fra i banchi di scuola e di uni, o sui forum, mentre oggi magari conviene meno, visti i flame mortali sui social – e perdermi così nella massa.
Pianificare a settembre voleva dire individuare quei tre o quattro giochi che avrei giocato di lì a fine anno
Insomma, quest’autunno non si scappa da questi tre giochi, ma siccome uno dev’essere preparato, ho pure il backup composto dai guilty pleasure: Mother Russia Bleeds, perché Devolver Digital, la Russia sovietica e le mazzate sono must-buy; Motorsport Manager, che come leggerete in anteprima, promette davvero bene: infine, The Curious Expedition, il mio roguelike preferito a tema esplorazioni ottocentesche che, finalmente, esce dall’Early Access domani, ed è proprio il pupetto giusto per celebrare il Capodanno. Tutto il resto, invece, è e sarà backlog. Voi, invece, che programmi avete?
E mi passa la voglia.