È passato qualche mese da quando Rockstar ha confermato ufficialmente che Grand Theft Auto 6 (o GTA 6 per gli amici) è in via di sviluppo. Da allora, però, non si sono avute ulteriori notizie sul prossimo capitolo della saga open-world. Grazie a un articolo scritto da Jason Scheier per Bloomberg, però, possiamo venire a scoprire nuovi, interessanti dettagli. Grazie alle chiacchierate avute con una ventina di sviluppatori di Rockstar, che hanno scelto di restare anonimi, Schreier è infatti venuto a sapere che lo studio di sviluppo ha deciso di attuare importanti cambiamenti alla sua cultura interna, criticata per il suo crunch eccessivo nel 2018 a poca distanza dalla pubblicazione di Red Dead Redemption 2.
Questi cambiamenti, che non si sono limitati solo a una gestione meno opprimente del carico di lavoro ma anche a un ambiente più professionale e meno da “club di ragazzacci”, si sono riflessi anche su GTA 6. Il progetto, che ha il nome in codice di Project Americas, avrà per la prima volta nella storia della serie una protagonista femminile, che sarà di origine latinoamericana. La sua storia, che naturalmente coinvolgerà anche altri attori principali, è attualmente ispirata alle rapine di Bonnie e Clyde, la celebre coppia di criminali statunitensi. I cambiamenti hanno riguardato anche l’area di gioco. Inizialmente, i piani prevedevano l’inclusione di ampie aree sia del Nord che del Sud America, mentre ora l’idea è quella di creare una versione fittizia di Miami e del circondario. Il mondo a nostra disposizione verrà poi ampliato con aggiornamenti successivi.
La nuova cultura interna, meno orientata al crunch, significa anche tempi di sviluppo più dilatati per GTA 6, che naturalmente hanno subito anche l’influenza della pandemia. Nessuno degli sviluppatori intervistati da Jason Schreier è stato in grado di fornire una finestra di lancio anche approssimativa; in compenso, pensano che ci vorranno almeno altri due anni prima di vedere il gioco sugli scaffali.