Warner Bros. Games ha confermato la chiusura di Monolith Productions e di altri due studi: Player First Games, che ha dato i natali a MultiVersus, e WB Games San Diego. Monolith, lo ricordiamo, è noto soprattutto per il franchise di F.E.A.R., per La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor e per il sequel L’Ombra della Guerra. Negli ultimi anni si era messo al lavoro su un videogioco con protagonista Wonder Woman, di cui è stata appena confermata la cancellazione.
Di seguito riportiamo la dichiarazione integrale di Warner Bros. Games circa la chiusura dei tre studi:
“Abbiamo dovuto prendere alcune decisioni molto difficili per strutturare i nostri studi di sviluppo e gli investimenti attorno alla creazione dei migliori videogiochi possibili con i nostri franchise principali: Harry Potter, Mortal Kombat, DC e Game of Thrones. Dopo un’attenta riflessione, chiuderemo tre dei nostri studi di sviluppo: Monolith Productions, Player First Games e Warner Bros. Games San Diego. Questo è un cambiamento di direzione strategico e non un riflesso di questi team o del talento che è racchiuso al loro interno.
Lo sviluppo del videogioco Wonder Woman di Monolith non andrà avanti. La nostra speranza era di offrire ai giocatori e ai fan la migliore esperienza possibile per l’iconico personaggio e sfortunatamente questo non è più possibile nell’ambito delle nostre priorità strategiche. Questa è un’altra decisione difficile, poiché riconosciamo la rinomata storia di Monolith nel fornire esperienze epiche ai fan attraverso giochi straordinari.
Ammiriamo molto la passione dei tre team e ringraziamo ogni dipendente per il loro contributo. Nonostante le difficoltà attuali, restiamo concentrati ed entusiasti di tornare a produrre giochi di alta qualità per i nostri fan, sviluppati dai nostri studi di fama mondiale, e di riportare la nostra attività nel settore dei giochi alla redditività e alla crescita nel 2025 e oltre.”
Insomma, un sacco di parole che non significano nulla per giustificare la palese incapacità dei manager di leggere il mercato, e come al solito a pagarne le conseguenze sono i semplici dipendenti.