Legend è la storia vera dei gemelli Kray, entrambi interpretati dall’ottimo Tom Hardy. Il film ci racconta le loro origini, il successo e la caduta, nello scenario della criminalità londinese tra gli anni Cinquanta e Sessanta. I due fratelli sono molto diversi: Reggie è calmo, calcolatore e con charme; Ronald è gay (ma ci tiene a sottolineare che lui è attivo e non passivo), mentalmente instabile, paranoico e violento.
Brian Helgeland, Premio Oscar per la sceneggiatura di L.A. Confidential nel 1998, scrive e dirige un lungometraggio che trae una certa ispirazione dal modo di fare cinema di Martin Scorsese; purtroppo, il pur bravo regista americano di origini norvegesi non ha il talento per affrontare un film del genere, o ancor di più, alcuni dei temi delicati che fanno da sottobosco all’intera vicenda, fallendo miseramente. Tom Hardy cerca di salvare la baracca come può, e se c’è un motivo per la “quasi” sufficienza al voto che trovate in fondo alla recensione è grazie alla sua capacità interpretativa. Hardy, difatti, si districa con agilità tra due personaggi differenti, certo grazie all’aiuto di un buon montaggio, le giuste controfigure, campi e controcampi da manuale e un pizzico di magia della post-produzione digitale, ma anche a una non scontata dose di talento. La bellissima Emily Browning condisce con grazia e eleganza il film, ritagliandosi uno spazio nella sottotrama intima del matrimonio tra il suo personaggio e Reggie, che finisce tuttavia per lasciare un retrogusto da soap opera melensa.
Sulla carta c’era sufficiente materiale e un cast ben assortito
Un peccato che Legend sia naufragato in questo modo, perché sulla carta c’era sufficiente materiale e un cast ben assortito (la prova di Tom Hardy è assolutamente fenomenale) per affrontare un buon period movie; tutte queste qualità, però, nel prodotti finito vengono messe in secondo piano dalla banalità della cornice narrativa.
VOTO 5.5
Genere: thriller, biografico
Publisher: 01 Distribution
Regia: Brian Helgeland
Colonna sonora: Carter Burwell
Interpreti: Tom Hardy, Emily Browning, Christopher Ecclestone, David Thewlis
Durata: 131 minuti