Ci vuole sempre tatto per parlare del filone teen horror che rischia di essere ripetitivo e banale e che, nel 99% dei casi, ci “trascina” al cinema sperando che la tipa per cui abbiamo preso una cotta, mossa da un fremito di paura, stringa la nostra mano.
In Friend Request conosciamo Laura, una ragazza molto popolare a scuola che vanta più di mille amici su Facebook. A richiederne l’amicizia virtuale è Marina (nick: Ma Rina), fanciulla decisamente misteriosa. Laura accetta di buon grado e le due ragazze cominciano a frequentarsi anche nel mondo reale; la protagonista, tuttavia, scopre ben presto la spiccata ossessione di Marina nei suoi confronti e decide quindi di troncare i rapporti, sia virtuali che reali. Inutile a dirsi: in seguito a questo evento, tutti gli amici di Laura cominceranno a morire in circostanze misteriose!
Peculiarità del genere horror è lavorare sul quotidiano per poi mostrarlo sotto un’ottica terrificante
Friend Request ricorda molto da vicino il recente Unfriendend (2014), un film girato senza telecamera manuale e ambientato su desktop nel contesto di una telefonata effettuata tramite Skype. Nonostante Unfriendend non sia un film particolarmente riuscito, aveva comunque il pregio di ragionare sull’uso del web e dei social media da parte dei giovani. Peculiarità del genere horror è lavorare sul quotidiano per poi mostrarlo sotto un’ottica terrificante: si spazia da argomenti quali la droga fino a comprendere i social e Friend Request si apre, appunto, con la protagonista che sta effettuando uno studio sulla dipendenza da social. E se questa dipendenza divenisse improvvisamente una giostra mortale? Friend Request pondera sull’interrogativo e sulla tecnologia in voga come già faceva il più celebre The Ring, nel 2002.
Friend Request sta ai social come The Ring sta al VHS, quindi? Non del tutto. Purtroppo, a fronte di premesse davvero accattivanti, la pellicola perde smalto e lucidità col passare dei minuti; sembra quasi che lo stesso film si renda conto dei propri limiti e così, invece di far paura, si limita a spaventare (due cose assolutamente differenti). Questa tendenza si accentua nelle fasi finali che si allontanano drammaticamente dall’incipit concernente le tematiche social. Il processo, che sacrifica la costruzione della tensione (a tal proposito, aspettiamo con grandi speranze The Conjuring 2), declassa Friend Request a horror di bassa fascia.
Con una penna migliore alla sceneggiatura, Friend Request avrebbe potuto rivelarsi un film dal gusto particolare, in grado di relazionare la paura di perdere i propri amici (reali) col timore di perdere la popolarità virtuale: quella Second Life, decisamente privata, che deve essere difesa con le unghie e per la quale saremmo anche disposti ad uccidere qualora questa seconda versione di noi non dovesse soddisfarci.
VOTO 5
Genere: horror
Publisher: Adler Entertainment
Regia: Simon Verhoeven
Colonna Sonora: Gary Go
Intepreti: Alycia Debnam-Carey, William Moseley, Connor Paolo, Brit Morgan
Durata: 92 minuti