Oltre al diretto interessato, a Venezia ho avuto modo di vedere Pets – Vita da animali, nuova creatura dello studio summenzionato, che arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 6 ottobre 2016. Max è un terrier che vive felice con la sua padrona, finché costei non decide di accogliere un trovatello, Duke. Inutile dire che tra i due nasceranno delle rivalità che li porteranno a perdersi per New York e, in seguito, ad unire le forze per trovare la strada di casa.
Pets ha raggiunto il suo obiettivo: divertire
Pets – Vita da animali rientra esattamente in questo canone: il film ha forti richiami narrativi ai primi due capitoli di Toy Story – un passato di abbandono, il perdersi e il ritrovarsi – ma se Pixar punta al cuore cercando l’empatia, qui è tutto un susseguirsi di gag e risate assicurate anche quando scopriamo che, forse, il film non riesce ad andare oltre questo. Note di elogio vanno spese per tutti i personaggi secondari che risultano più divertenti e convincenti dei due protagonisti.
Con il sequel già confermato per il 2018, e più di 700 milioni di dollari incassati nel mondo, il film ha raggiunto il suo obiettivo: divertire. A suo tempo, elogiai il film dei Minions che, pur con la sua estrema semplicità e povertà di trama, mi aveva regalato 90 minuti di risate. Pets – Vita da animali ripropone la formula consolidata: pochi sentimenti, ma intrattenimento al 100%. Se si affronta consapevolmente la visione con queste premesse, le risate sono garantite.
VOTO 7
Genere: animazione
Publisher: Universal Pictures
Regia: Chris Renaud
Colonna Sonora: Alexandre Desplat
Intepreti (doppiatori nella versione originale): Louis C.K., Kevin Hart, Eric Stonestreet, Steve Coogan
Durata: 98 minuti