Beep

beep

Beep. Dopo cinque anni di silenzio quasi assoluto, su twitter come su altri canali ufficiali. E ora che ci dobbiamo aspettare? Un doppio beep? E poi tre? Attenzione, amici di CD Projekt, il mio povero, vecchio cuore sta per scoppiare. Proprio per questo, in fondo, hanno ragione loro: abbiamo tutti creduto di aver giocato titoli profondamente cyberpunk, di aver vissuto in quegli universi per poi volerne ancora. Ma non è stato così: a conti fatti, di quella suggestione fantascientifica mancano pezzi enormi, che magari sono stati singolarmente mostrati in questo o in quel titolo, con la forza relativa che un determinato sviluppatore gli è riuscito a dare, ma mai sono arrivati tutti insieme. E certamente non nella forma che ci si può aspettare dagli autori di The Witcher 3, attualmente capaci di cose inarrivabili per tutti gli altri.beep

Persino Deus Ex, guardando a Cyberpunk 2077, rischia di ridimensionare non poco portata ed efficacia del suo quadro

Quindi beep, e poi ancora beep. Il risveglio di un mondo elettronico sulla sublimazione del mondo elettronico. A me non interessa che siano cattivi, probabilmente fanno bene ad esserlo. Il resto del mondo del publishing dei videogiochi si comporta in un’altra maniera, crea standard che si ripetono reiteratamente nel corso degli anni. Mostri questo, mostri quello, trailer e teaser, poi fai esplodere il botto alle fiere di settore e ti godi il risultato, sperando che arrivi su base statistica. Stavolta, invece, ogni tradizione è vana, tutte le abitudini distrutte, e sono quasi certo che CD Projekt RED si prenderà la responsabilità dell’averci ridotti in questo stato, di averci fatto rivoltare nel letto sperando di trovare al risveglio una ginoide al nostro fianco.beep

Attenzione, amici di CD Projekt RED, il mio povero, vecchio cuore sta per scoppiare

D’altra parte, provate a studiarvi bene questa lista, che il sottoscritto ha giocato almeno al 70 per cento, o anche all’80, e ditemi se esiste qualcosa che assomiglia a ciò che i leak su Cyberpunk 2077 hanno lasciato supporre. O a quello che in cuor nostro sappiamo che arriverà da questo inqualificabile (per non dire semidivino, se rapportato alle normali capacità di altri team “umani”) studio di sviluppo polacco. Sappiamo che con ogni probabilità avremo veicoli e/o velivoli, e così una megalopoli – Night City – talmente grande da non aver paragoni nello “stretto” (si fa per dire) ambito dei giochi di fantascienza. Sappiamo che è altrettanto plausibile aspettarsi una componente multiplayer, e nessuno di noi è così stolto da pensare che si tratterà di un multigiocatore canonico, staccato o comunque non integrato fino al midollo nel cuore del gioco.

Ricordiamo che sul progetto è al lavoro anche Mike Pondsmith – creatore del pen&paper originale, nonché coautore di Cyberpunk 2077 – e anche questo dettaglio non può che ci ributtarci  nella solita, bizzarra ed estrema condizione, quella del drogato che è già in astinenza senza aver toccato nemmeno un milligrammo della sostanza. Spero solo che i ragazzi di CD Projekt sappiano quel che stanno facendo, ché un hype malato ha bisogno di una risposta finale che curi per davvero la malattia. Per il resto, in attesa come voi di una nuova e ansiolitica elemosina, non mi resta che salutarvi con un caloroso, sentito e amorevolissimo beep.

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