Un’altra tegola potrebbe cadere sui lavori di Star Citizen dopo che Crytek ha deciso di citare in giudizio Cloud Imperium Games a causa di una presunta violazione di copyright.
Come riportato da Gamasutra, alla base della causa intentata da Crytek ci sarebbe l’infrazione di alcune clausole del contratto da parte del team di sviluppo di Star Citizen: secondo la compagnia tedesca, Chris Roberts e compagni avrebbero siglato un accordo per l’utilizzo esclusivo del CryEngine, il motore grafico di Crytek, per la realizzazione del simulatore spaziale; tuttavia, nel 2016 il team di sviluppo è passato dal CryEngine al Lumberyard Engine di Amazon infrangendo così i termini del contratto di licenza.
Tra le carte firmate da entrambe le parti, inoltre, ci sarebbe anche l’obbligo di mostrare il marchio di Crytek e tutte le informazioni relative al copyright del CryEngine in ogni immagine o video promozionale di Star Citizen: secondo la software house teutonica, tale clausola non sarebbe stata rispettata da Cloud Imperium Games.
Ora Crytek chiede un risarcimento danni di almeno 75.000 dollari, oltre a un ordine giudiziale che vieti a Cloud Imperium Games di possedere materiale coperto da copyright registrati dalla stessa Crytek. Se il giudice dovesse dare ragione alla compagnia tedesca, Chris Roberts si ritroverebbe a dover eliminare una parte consistente degli asset dal prodotto fin qui confezionato.
Infine, in una nota stampa fatta recapitare alla redazione di Gamasutra, un rappresentante di Cloud Imperium Games afferma che tale causa non si regge in piedi, per questo gli sviluppatori si difenderanno con vigore da ogni accusa lanciata da Crytek.