Nel presentare i risultati finanziari relativi al primo trimestre dell’anno fiscale in corso, Nintendo ha fatto sapere che la base installata di Switch è ora pari a 111,08 milioni di console. Per mettere questo numero in prospettiva ricordiamo che il primo Game Boy ha venduto nell’arco del suo ciclo vitale poco meno di 119 milioni di unità, laddove il Nintendo DS si è avvicinato alle 155 milioni di console vendute.
Tramite il report pubblicato dalla stessa compagnia giapponese scopriamo che le vendite hardware sono comunque calate su base trimestrale: basti pensare che nel Q1 dell’anno fiscale in corso sono state piazzate 3,43 milioni di console, con una flessione del 22,9% rispetto al trimestre precedente. Nintendo attribuisce parte della colpa alla famigerata crisi dei semiconduttori, ma è innegabile che in parte ciò dipenda da un calo fisiologico legato alla parabola discendente della console, ormai nel periodo finale del suo ciclo vitale.
Sul versante del software, invece, si assiste a un calo dell’8,6% delle vendite in formato fisico, mentre i ricavi derivanti dalle vendite digitali sono saliti del 16%, segno che anche sul versante della Casa di Kyoto il mercato ha preso una direzione ben precisa. Nintendo Switch Sports è stato il videogioco più venduto del trimestre, con le sue 4,84 milioni di copie vendute dalla sua release avvenuta ad aprile. Mario Strikers: Battle League Football, invece, si è dovuto accontentare – per così dire – di 1,91 milioni di unità vendute.