La cifra è stata concordata con la Federal Trade Commission: in forma di multa e rimborsi, Epic Games dovrà pagare 520 milioni di dollari per la violazione del Children’s Online Privacy Protection Act del 1998 (COPPA), avvenuta attraverso la raccolta di informazioni personali di bambini senza il consenso dei genitori e impostazioni predefinite che abbinavano bambini e adolescenti a estranei, provocando episodi di molestie, bullismo, coercizione sessuale e altri danni.
Segue una dichiarazione di Lina M. Khan, presidente della FTC: “Epic ha utilizzato impostazioni predefinite invasive per la privacy e interfacce ingannevoli che hanno ingannato gli utenti di Fortnite, inclusi adolescenti e bambini”, prosegue: “Proteggere il pubblico, e in particolare i bambini, dalle invasioni della privacy online e dai modelli oscuri è una priorità assoluta per la commissione, e queste azioni di contrasto chiariscono alle aziende che la FTC sta reprimendo queste pratiche illegali”.
I rimborsi, la cui quota ammonta a 245 milioni di dollari, sono i più alti che la FTC abbia mai ottenuto in un caso legato al settore videoludico. Essi riguardano l’utilizzo di “schemi oscuri” che secondo la commissione hanno persuaso i giocatori di Fortnite portandoli a effettuare involontariamente acquisti in-game. La FTC in merito ha dichiarato: “La configurazione dei pulsanti controintuitiva, incoerente e confusa di Fortnite ha portato i giocatori a incorrere in addebiti indesiderati basati sulla pressione di un singolo pulsante. Queste tattiche hanno portato a centinaia di milioni di dollari in addebiti non autorizzati per i consumatori”.
Ecco come Epic Games si è pronunciato in merito alla questione: “Nessuno sviluppatore crea un gioco con l’intenzione di finire qui. Gli statuti scritti decenni fa non specificano come dovrebbero funzionare gli ecosistemi di gioco. Le leggi non sono cambiate, ma la loro applicazione si è evoluta e le prassi consolidate del settore non sono più sufficienti”.
“Abbiamo accettato questo accordo perché vogliamo che Epic sia in prima linea nella protezione dei consumatori e fornisca la migliore esperienza ai nostri giocatori”, ha affermato la società.