Nel giro di pochi mesi, nel 2016, venne annunciato 10 Cloverfield Lane. Le riprese furono effettuate in gran segreto, il budget era piccolo, ma l’attenzione mediatica altissima e il feedback mondiale molto positivo. Dopo la sua uscita al cinema, tuttavia, il nulla assoluto. Si parlava di un terzo film, forse già pronto, che magari sarebbe stato reso disponibile su Netflix. Ipotesi e ancora rumor che hanno trovato una conferma sorprendente durante il passaggio dei costosissimi e inediti trailer nell’annuale Super Bowl: il film si sarebbe chiamato The Cloverfield Paradox e, sorpresa nella sorpresa, nel momento stesso della messa in onda dello spot, era già disponibile sul colosso dello streaming mondiale.Per scongiurare un disastro ecologico sulla Terra, un gruppo di astronauti si stabilisce a bordo di una stazione spaziale per effettuare degli esperimenti. La situazione precipiterà quando uno di questi porterà alla collisione di due dimensioni, mettendo a rischio non solo la vita di tutto l’equipaggio, ma quella di miliardi di abitanti sul pianeta.
l’escamotage di una realtà a quattro dimensioni permette snodi narrativi tra i più improbabili
Con la promessa di ricollegarsi in qualche modo al capostipite della serie, The Cloverfield Paradox, come suggerito dal nome, dipana il proprio script giocando sui paradossi, non solo temporali. L’incidente porterà estreme conseguenze anche nel mondo della materia e della logica, attentando alla vita dei protagonisti in una realtà a quattro dimensioni. Questo escamotage permette snodi narrativi tra i più improbabili, andando a intaccare quella sacralità del mistero che si era costruita nei precedenti due capitoli. Non si può non ammettere, a fine visione, di aver assistito alla peggiore incarnazione della “serie” Cloverfield, una pellicola che può ben essere ricondotta a un film di fantascienza di serie B.
The Cloverfield Paradox trascende e tradisce aspettative, logica di trama e collegamenti con gli altri film
In definitiva, The Cloverfield Paradox trascende e tradisce aspettative, logica di trama e collegamenti con gli altri film, ma rafforza l’incredibile realtà che è riuscito a costruire il buon Abrams attorno a questo progetto, con un probabile quarto capitolo in arrivo a ottobre. Anche in questa occasione, dunque, Netflix (che viene lodato e criticato sovente senza mezze misure) torna sul banco degli imputati: l’ennesima dimostrazione di “forza” ribadisce quanto il colosso dello streaming sia una realtà tangibile, così come è radicale il cambiamento che ha portato nella fruizione del medium audiovisivo nel quotidiano delle persone.
VOTO 6
Genere: fantascienza
Publisher: Netflix
Regia: Julius Onah
Colonna Sonora: Bear McCreary
Intepreti: Daniel Brühl, Gugu Mbatha-Raw, Elizabeth Debicki, Chris O’Dowd, John Ortiz
Durata: 102 minuti