The Nice Guys - Recensione


Gli anni ’70 di The Nice Guys sono quelli sul morire di un momento storico caratterizzato dagli eccessi, dalle lotte politiche, dall’arrivo della disco music e dall’ascesa del mercato della pornografia che, dopo Gola Profonda, vive un periodo di splendore da cinema “impegnato”. Holland March (Ryan Gosling) e Jackson Healy (Russel Crowe), il primo investigatore privato perdigiorno e con un problema di alcolismo, il secondo un detective dalla mano piuttosto pesante, devono cooperare per cercare di risolvere un caso apparentemente impossibile: tutte le star legate a un misterioso film pornografico vengono trucidate. Holland e Jackson devono ritrovare Amelia Kutner, la protagonista del film, prima che questa venga ammazzata come gli altri. A interferire con la loro indagine, però, un mucchio di personalità schizzate uscite fuori da un vero e proprio incubo psichedelico che metteranno alla prova il loro rapporto professionale e la loro vita privata in seguito al coinvolgimento nelle indagini di Holly, la figlia tredicenne di March.

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The Nice Guys ha il grande pregio di riuscire a far ridere fino ai crampi allo stomaco

Si potrebbe usare il nome di Shane Black come sinonimo di buddy movie. L’uomo che è la mente dietro gli Arma Letale, e che ha rilanciato a Hollywood la figura di Robert Downey Junior col divertentissimo Kiss Kiss Bang Bang, torna al thriller poliziesco sopra le righe. E questa volta, dopo l’accoglienza fredda di Iron Man 3, gli ingredienti sono tutti giusti: gli anni ’70 e l’industria del porno riportano inevitabilmente alla mente Il Grande Lebowski, ma anche il più recente Vizio di Forma di P.T.Anderson.

The Nice Guys ha il grande pregio di riuscire a far ridere fino ai crampi allo stomaco, sintomo di una scrittura sagace e intelligente e dell’abilità di dosare in modo sapiente la tensione, pur non smorzandola mai del tutto. Proprio per merito di questa capacità dissacrante di costruire scene di tensione per poi farle crollare in modo ridicolo e delirante, il nuovo film di Shane Black è in grado di stampare un sorriso sulla faccia fin dai primi minuti, e soprattutto di mantenerlo fino al finale. Non mancano comunque i colpi di scena, alcuni anche efferati e amari da mandar giù, ma il tono è sempre leggero e il film scorre via piacevolmente senza ingolfarsi. C’è bisogno di un cinema così: uno che non si prende per forza sul serio nel raccontare una storia intelligente senza renderla sciocca o incomprensibile. Ben tornato Shane.

VOTO 8

Genere: poliziasco, commedia
Publisher: Silver Pictures
Regia: Shane Black
Colonna Sonora: John Ottman
Intepreti: Russell Crowe, Ryan Gosling, Angourie Rice, Matt Bomer, Margaret Qualley
Durata: 116 minuti

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