Arriva nelle edicole TGM 359, nuovo e imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati di videogiochi per PC e non solo. La sinuosa cover di questo numero scommette su un titolo italiano che sta sollevando grande interesse, Alaloth: Champions of the Four Kingdom, particolarmente ambizioso per le fonti di ispirazione – dal leggendario Moonstone nella struttura e da Dark Souls nei combattimenti – ma anche per il celeberrimo writer e designer coinvolto nel progetto, nientepopodimeno che Mr. Chris Avallone.
In sede di approfondimento, poi, abbiamo sentito di dover affrontare in più spazi la questione della chiusura di Telltale, anche come riflessione più globale su pratiche diffuse e talvolta controverse nella moderna filiera di produzione dei videogiochi. Accanto a simili spunti di riflessione, ci sembrava altrettanto importante omaggiare senza stucchevole sentimentalismo e con forza documentale la dipartita del gigantesco Ben Daglish, attraverso un TGM Classic davvero sentito nonché peculiare nella scelta del gioco e dell’insight culturale.
La zona review, unita a una vera fucilata di pezzi hardware provati, alle rece dei giochi in breve e alla Virtual Reality Machine (con l’eccellente In Death tra i titoli recensiti), va a confermare il connubio quantità/qualità che in tanti ci avete detto di aver apprezzato lo scorso mese: fra le recensioni più importanti trovate pezzi grossi come Call of Duty: Black Ops 4, Assassin’s Creed Odyssey e Forza Horizon 4 – a lato della consueta sfida calcistica fra PES e FIFA – insieme a creazioni dall’antico profumo come lo strategico a turni Space Hulk Tactics, Thronebreaker: The Witcher Tales o anche a serie un tempo solo “consolare” come SoulCalibur, Mega Man e Valkyria Chronicles, che non sono volute mancare nelle librerie dei PCisti con gli ultimi capitoli. E poi ancora eSport, il Bovabyte con il processore “quantico” del Pastore (MOLTO PROFESSIONALEEEEEE), l’analisi particolarmente sfiziosa del TecnoTGM e un’intervista finale su Bloodstained: Ritual of the Night, intrigantissimo emulo dei primi Castlevania.
Insomma, quello di TGM 359 è ancora una volta un mix esplosivo sulla cultura del videogioco, elevata come merita passando prima di tutto dal “toccare con mano” i protagonisti del momento. Al solito, trovate The Games Machine nelle edicole o in varie versioni digitali.