Un motivetto allegro e veloce dal tono irriverente, un suono che quasi ricorda il canto di un vecchio lettore di floppy dei bei tempi andati, si ripete per ben quattro volte. Dopo poco un arrangiamento un po’ più cupo, che sembra presagire dell’altro, si aggiunge alla festa. Un pensiero dal retro della capoccia tenta di farsi largo mentre quel secondo ritmo più pesante si accompagna al primo, scendendo sempre più in basso fino a risalire repentinamente. In questa musichetta c’è senz’altro qualcosa di più, lo si sente! Ma chi si sarebbe mai aspettato potesse esserci così tanto? E infatti eccolo lì, il cambiamento, inaspettato e improvviso nonostante tutto. Archi, chitarre elettriche, tastiere e batteria, la canzone è ora un tripudio di eccentricità a metà tra il moderno e il vero classico, con trombe che squillano in barba a qualsiasi dissonanza stilistica.
Megalovania, la composizione che accompagna il personaggio di Sans in quel piccolo capolavoro che è Undertale, è tanto travolgente quanto profonda. Un tema che rappresenta il culmine di tutto ciò che il titolo ha da offrire ma che è, al tempo stesso, nascosta dietro alcune specifiche condizioni, quasi come un premio (o un castigo) riservato solo ai giocatori più dedicati. Non c’è davvero da stupirsi, dunque, se un suo remix sia stato inserito, assieme all’iconico scheletro dalle ossa grosse, all’interno di un altro gioiello videoludico: Super Smash Bros. Ultimate. In soli 2’36’’ Toby Fox riesce infatti a rappresentare in maniera impressionante non solo il personaggio ma addirittura l’intera storia nata dalla sua mente geniale.
YOU’RE GOING TO HAVE A GOOD TIME
L’indie nasconde in sé quella voglia di rivoluzionare il modo in cui ci si approccia agli RPG, che Fox ha provato sin da bambino. Nonostante tutti i suoi innegabili pregi, il genere è purtroppo da sempre troppo attento a fornire al giocatore ogni mezzo possibile per eliminare quei colorati nemici che gli si parano davanti, dimenticandosi spesso di dargli la possibilità di trovare anche una soluzione pacifica ed evitare confronti inutili.
la composizione che accompagna il personaggio di Sans è tanto travolgente quanto profonda