Gordon Van Dyke ha recentemente fatto una dichiarazione che farà molto discutere: l’ex producer di DICE e Paradox Interactive, ora in Raw Fury Games (il team che ha dato i natali a Kingdom), ha invitato gli sviluppatori di videogiochi a non investire risorse nelle traduzioni in italiano. Secondo Van Dyke, spendere tempo e denaro per tradurre i prodotti nella lingua di Dante non è conveniente, bisognerebbe spostare tali risorse per localizzare i giochi in russo o portoghese/brasiliano.
In seguito alle varie richieste di chiarimento, e anche dopo alcuni commenti poco felici di qualche nostro compatriota, Van Dyke ha provato a gettare acqua sul fuoco spiegando che gli italiani sono un popolo che comprende con facilità l’inglese ed è quindi inutile tradurre i videogiochi nella nostra lingua.
Forse bisognerebbe invitare Van Dyke a trascorrere un po’ di tempo in Italia per testare le abilità linguistiche degli abitanti del Bel Paese, non credete?
Dev Tip: Skip translating into Italian. It's a waste. Use that budget for Russian or Portuguese-Brazilian instead. pic.twitter.com/hzxNI7E0Bl
— Gordon Van Dyke 👑🐙👑 (@GordonVanDyke) September 6, 2016
Del resto troppo spesso traduzioni e doppiaggi sono approssimativi, tanto che c'e' gente che investe del tempo per creare traduzioni amatoriali.
Also: Giocando il mio Inglese e' migliorato molto di piu' che in 8 anni di scuola.
Insomma qualcuno sa cosa abbiamo fatto per farlo rosicare?
Insomma qualcuno sa cosa abbiamo fatto per farlo rosicare?
Facile, si vendono meno giochi qui che non in russia e brasile.
Del resto troppo spesso traduzioni e doppiaggi sono approssimativi, tanto che c'e' gente che investe del tempo per creare traduzioni amatoriali.
Also: Giocando il mio Inglese e' migliorato molto di piu' che in 8 anni di scuola.
Migliori le traduzioni, no?
Intendi dire che migliorando le traduzioni potrebbero vendere di più?
Ritieni che un problema sia la qualità della traduzione. Se questa non va bene si può cercare di migliorare. Sul vendere di più non saprei dirti. A me da un po' fastidio questa crociata serrata contro le traduzioni a priori. Neanche si perdesse chissà quale grande quantità di sfumature, le tanto adorate sfumature, in ogni singolo prodotto localizzato.
Io non ho capito questa tendenza negli ultimi anni a tirare peste e corna, solo con l'inglese tra l'altro, giusto perché è una lingua franca. Tutti amanti dei particolari sono diventati.
No, non credo sia la qualità delle traduzioni a far vendere meno qui da noi: La gente interessata i giochi li compra a prescindere dalla qualità della traduzione (poi magari attende la patch o la traduzione ufficiale).
A me da un po' fastidio questa crociata serrata contro le traduzioni a priori. Neanche si perdesse chissà quale grande quantità di sfumature, le tanto adorate sfumature, in ogni singolo prodotto localizzato.
Beh, alle volte quelle sfumatue sono tutto: Cambiano totalmente il tono o anche il senso di un discorso. Certo, per capirlo però c'è bisogno di una discreta padronanza della lingua di albione.
Beh, alle volte quelle sfumatue sono tutto: Cambiano totalmente il tono o anche il senso di un discorso. Certo, per capirlo però c'è bisogno di una discreta padronanza della lingua di albione.
Qui voglio arrivare: certe sfumature potresti comunque non capirle perché non vivi la vita del posto e della lingua di origine e potresti comunque essere costretto all'uso di spiegazioni aggiuntive . Immagino che tutti i detrattori siano uberpro e muoiano dentro se si perde qualcosa.
Cioè gente, non conosciamo tutto l'universo e qualche spiegazione aggiuntiva ci serve per comprendere concetti di altre culture persino facenti parte della nostra lingua madre e varie sfaccettature, figuriamoci per una seconda lingua. È necessaria tutta sta crociata?
Non necessariamente, basta conosce i "modi di dire" e le espressioni colloquiali inglesi. In pratica ti basta aver visto 2/3 serie TV in lingua originale (sottotitolate) per capire che un discorso appena storto in un dialogo è figlio di una traduzione fatta approssimativamente.
Cioè gente, non conosciamo tutto l'universo e qualche spiegazione aggiuntiva ci serve per comprendere concetti di altre culture persino facenti parte della nostra lingua madre e varie sfaccettature, figuriamoci per una seconda lingua. È necessaria tutta sta crociata?
Le crociate non sono mai necessarie, su questo siamo d'accordo.
Poi oggi il lamentarsi della qualunque è si moda :asd: