Future connected fatica veramente a decollare, fallendo nell’identificare nemici dotati dello stesso carisma dei sadici Mechan

La palette è stata usata con grande dovizia, facendo passare in secondo piano anche le texture più slavate.
Accessibile sin dall’inizio direttamente dalla schermata iniziale, è ovviamente un territorio sconsigliatissimo ai neofiti, che altrimenti verrebbero salutati da un raffica di spoiler nocivi sin dai primissimi istanti. Dribblando anche noi il rischio di potenziali rivelazioni, devo ammettere che non ho trovato particolarmente coinvolgente questo contenuto extra, peraltro relativamente breve (può essere completato in una decina di ore).
Il contenuto extra è territorio sconsigliatissimo per i neofiti, con una raffica di spoiler pronta ad attenederli
È oggettivamente difficile donare una continuazione postuma a un classico moderno come Xenoblade Chronicles, e lo spettro di esperimenti dal dubbio valore come il mediocre Final Fantasy IV: The After Years è una costante con cui fare i conti.
IDENTICO O QUASI
Alla fine della fiera il risultato è altalenante: a una trama poco interessante si oppongono delle modifiche allo schema di gioco capaci di mantenere comunque alta l’attenzione, donando quel pizzico di varietà che farà la gioia di chi, ormai, Xenoblade Chronicles lo conosce come le sue tasche. I giacimenti di etere, ad esempio, elargiscono direttamente gemme senza passare per il vecchio sottogioco della fornace, mentre i preziosi volumi con cui migliorare le tecniche speciali devono essere barattati esclusivamente andando a caccia di una nuova tipologia di nemici, potenziata dagli infausti effetti del misterioso Re Nebbia.
Il cambiamento più importante riguarda il protagonista, non più in grado di prevenire l’esito dello scontro; per bilanciare questa mancanza il gioco introduce i Prospettori, una brigata di nopon dispersa che, una volta radunata, saprà farsi valere danneggiando, supportando e dispensando malus di vario tipo e offrendo un valido aiuto in battaglia.
In Breve: Xenoblade Chronicles: Definitive Edition è il ritorno di un grandissimo gioco, e questo non potrebbe renderci più lieti. Le migliorie cosmetiche e la nuova interfaccia donano nuovo lustro a quello che può essere definito a tutti gli effetti un classico moderno, rendendo obsolete (e francamente dimenticabili, nel caso della versione per New 3DS) le precedenti incarnazioni. Peccato che Future Connected non si sia rivelato un prodotto imprescindibile ma, complessivamente, il pacchetto merita ampiamente i vostri soldi, anche solo per assistere al “vero” finale dell’epopea di Shulk e per provare nuovamente una valanga di emozioni in compagnia di un capolavoro, che non ne vuole sapere proprio di invecchiare. Promosso a pieni voti.
Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: In qualunque modo vogliate giocarlo, non resterete delusi da Xenoblade Chronicles: Definitive Edition. L’alta risoluzione e una fluidità priva di incertezze vi accompagneranno durante tutta l’avventura.