Top Gun: Maverick – Recensione

 Qualcuno lo chiamerà operazione commerciale, altri invece invocheranno il fattore nostalgia, ciò nonostante Top Gun Maverick è sulla pista, pronto a decollare nei cuori, infrangendo la barriera della memoria di milioni di appassionati spettatori in tutto il globo.

In qualche modo si ritorna sotto il sole della California e Cruise con un gesto teatrale toglie la polvere dall’iconica giacca pezzata, indossa gli occhiali a specchio e via di gran velocità sulla moto a percorrere le piste dove solo i migliori piloti del mondo, i Top Gun, hanno il privilegio di posare i loro piedi, i loro sguardi e i velocissimi caccia. Tom ride, il sole brilla sul riflesso degli occhiali e sul suo viso che sembra non invecchiare mai e siglare questo tacito patto di rievocazione della nostalgia: il sorriso a settantadue denti di Tom è lì, in primo piano, quasi fosse lui il protagonista.

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Il sole caldo è pronto a scaldare i cuori dei fan e il messaggio è chiaro, si, Top Gun Maverick non nasconde la sua natura da operazione studiata a tavolino, ma questo obiettivo potrebbe rovinare il ricordo e il rapporto che noi tutti abbiamo con il primo film (lontano dal capolavoro, ma pregno di quei crismi che lo hanno reso il cult che conosciamo oggi). Dunque bisogna andare oltre, attingere dal passato, dove Maverick ora si adopera come istruttore e tra le nuove reclute c’è il figlio di Goose, promettente pilota. Tra i due non scorre buon sangue, un po’ per il triste destino di suo padre, un po’ per vicende che li hanno visti sempre distanti sugli obiettivi professionali del giovane. Maverick peró dietro una scrivania non riesce a stare (quello è il posto di Iceman), il suo lessico è nei cieli, e quando non si abbandona in storielle sentimentali da quattro soldi con la sempre bella Jennifer Connelly, il verbo si fa carne appena si arriva al momento del decollo, e qui avviene tutto il miracolo di questo film.

top gun maverick è un tuffo al cuore di emozione ed adrenalina. uno spettacolo che nessuno sapeva di averne ancora bisogno

Top Gun Maverick è dunque un film che quando si trova tra le nuvole, letteralmente, fa emergere un cuore, una tecnica, una tenacia e un carico di adrenalina inaspettato, restituendo un un carico di emozioni che supera ogni tipo di aspettativa. Joseph Kosinski, regista capace, nato come architetto per poi specializzarsi negli effetti visivi è un tecnico che già nei suoi lavori precedenti (TRON: Legacy e Oblivion, sempre con Tom Cruise) aveva dimostrato che la geometria visiva è tutto, almeno per un certo tipo di cinema; quanto più si riesce a centrare ed equilibrare l’immagine, tanto l’immersione visiva restituisce una sensazione di assoluto entusiasmo (e dato che siamo pur sempre su The Games Machine: il buon Kosinski è anche uno degli sceneggiatori/animatori sul libro paga di Bungie, avendo lavorato assieme a loro alla lore e diretto alcune sequenze animate di Destiny, non a caso Oblivion è alla stregua di un fan film dello shooter Bungie).

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Grazie all’uso di piloti professionisti e camere posizionate negli abitacoli, lo stesso Cruise restituisce sul suo viso la tensione di una velocità impressionante e, nei momenti migliori, Kosinski ci regala passaggi dove il montaggio non stacca mai la scena. I gemiti e il viso contorto di Cruise si uniscono alla velocità supersonica dei caccia militari che sfrecciano senza limiti per arrivare all’obiettivo comune.

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Come già accennato c’è da soprassedere totalmente sulla trama, che vuole essere anche questa volta un mero pretesto che mette sullo sfondo una minaccia da parte di uno “stato canaglia”, così come viene descritto, senza ai fare nomi o motivazioni, ma la crisi pseudo-nucleare è sempre una motivazione ben valida (anche se la presenza di un elicottero nemico di classe Hind lascia pochi dubbi su chi, esattamente, sia dall’altro lato). Assieme anche all’interesse amoroso di Maverick, tutta l’operazione è una palese intenzione di riportarci lì, tra le nuvole, lasciandoci coccolare dal carisma di Cruise e da immagini straordinarie, che siano in presa diretta che realizzate in post-produzione. Può piacere o meno, irritare per la sua classica dose di machismo o esaltare, ma quanto bel cinema che c’è in Top Gun: Maverick.

VOTO 8

top gun maverick recensioneGenere: azione, drammatico
Publisher: Eagle Pictures
Regia: Joseph Kosinski
Colonna Sonora: Hans Zimmer
Interpreti: Tom Cruise, Miles Teller, John Hamm, Ed Harris, Jennifer Connelly, Val Kilmer
Durata: 137 minuti

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