Stranger Things 4 – Volume 1 – Recensione

Stranger Things è sempre stato un prodotto capace di colpire ad ampio spettro. Non tutte le serie hanno questa innata capacità (mista alla solita furbizia) di saper e poter parlare ai più giovani come ai non. Il setting degli anni ’80 attirava alla porta tutti i nostalgici e la forte contaminazione nerd, viste le giovanissime star protagoniste, avvicinava tutta la fetta di pubblico che si ciba di Star Wars, Ghostbusters e D&D.

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Furono questi i motivi che portarono parte del pubblico ad allontanarsi dalla bizzarra – ma non per questo brutta – seconda stagione e la meglio riuscita terza. Ma con la quarta, questo ponte di collegamento tra generazioni cambia nuovamente, muta in una nuova pelle, abitando i vestiti dei giovani ragazzi che non sono più bambini; con il liceo, i primi amori, la pubertà e le crisi esistenziali, si esce da quel terreno protetto che è la vita infantile, per affacciarsi alla vita vera, quella violenta e spietata, dunque all’aumentare delle difficoltà, l’arrivo di un demone capace di uccidere violentemente i ragazzi nella scuola, è una minaccia temibile, inedita e incredibilmente splatter.

stranger things 4 recensione

Una delle tante tacite regole cinematografiche prevede il tabù del mostrare bambini uccisi in presa diretta e non sappiamo come Del Toro sia riuscito a fare questo con il pasticciato, ma sempre affascinante, Mimic. Salutate la triste morte di Barb, qui la nuova minaccia è un demone incantatore che non solo si limita a terrorizzare i ragazzi con visioni, ma ne procura anche la diretta – e violenta – morte. Uno spettacolo visivo di grande impatto che non deluderà gli appassionati del genere horror, in particolare.

Mai Stranger Things è stata così violenta prima d’ora e mai è stata così punitiva verso le povere vittime, che vivono un calvario fatto di atroci sofferenze fisiche fino alla deturpazione dello stesso corpo; per i giovani protagonisti tutti segnali che gli incubi ultraterreni sono tornati.

stranger things torna con un arco narrativo più oscuro e violento, assieme a un nemico temibile e assai pericoloso che terrà sotto scacco i giovani protagonisti

I Duffer Brothers sono consapevoli del carico titanico di aspettative che si portano dietro e questa volta fanno le cose con calma, con perizia e lasciandosi coccolare dalla classica logica degli eventi: la fine della terza stagione lasciava molti spunti di trama che qui trovano una continuazione, quindi i circa 80 minuti a puntata (esatto, sono quasi dei mini film) hanno finalmente il carisma e il ritmo dei grandi racconti epici che dedicano tempo all’esplorazione intima di ogni personaggio; siamo arrivati in un momento narrativo in cui abbiamo un cast davvero grande, diviso in varie parti degli Stati Uniti come in altre zone del mondo, e tutti i tasselli si metteranno assieme con calma per creare, questa volta, un quadro di ampio respiro, più facile da seguire e con tutto il tempo per far acclimatare ogni spettatore per i nuovi twist.

All’appello della nostra visione in anteprima mancano le ultime due puntate, quelle che chiudono la stagione e il ciclo di questa nuova avventura, che saranno pubblicate il 1 luglio e, con una quinta e ultima stagione già confermata, gli accadimenti stanno effettivamente indirizzando il racconto verso la sua parabola finale.

stranger things 4 recensione

Nel complesso, la quarta stagione di Stranger Things è particolarmente coraggiosa nel modo in cui costruisce parabole e metafore per chiudere la parantesi infantile e abbracciare il teen horror drama adolescenziale, un cambio di marcia particolarmente riuscito che sarà apprezzato proprio da chi chiedeva allo show un po’ più di coraggiosa e cattiveria verso i suoi protagonisti.

Ancora una volta, Stranger Things è il classico esempio di progetto ponte, che con una struttura in parte semplicistica e costruita per larga parte dalla semplice passione, riesce a collegare Netflix e lo spettatore, un tipo di pubblico giovane con un altro più datato. Un progetto squisitamente universale, dalla facile fruizione ed emozioni mai banali. Non è perfetto, ma nella sua genuina imperfezione, è quanto di più prezioso in questo particolare periodo storico.

VOTO 8

stranger things 4 recensioneGenere: azione, horror, teen
Publisher: Netflix
Regia: vari
Colonna Sonora: Kyle Dixon, Michael Stein
Interpreti: Wynona Rider, David Harbour, Fin Wolfhard, Millie Bobby Brown, Gaten Matarazzo
Durata: 7 episodi (Volume 1)/2 episodi (Volume 2)

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