Girato interamente in Bulgaria e in lingua inglese, Leatherface – affidato a due registi francesi: Alexandre Bustillo e Julien Maury – è uno di quei film di serie B, se non C, sorprendentemente lucidi e coerenti con la missione finale. La storia narra delle turbe ed evoluzioni psichiche di un bambino che cresce in una famiglia cannibale, e del successivo percorso che lo porterà ad indossare una “Faccia di Cuoio” (indugiando sui “come” e sui “perché”)… e a brandire una motosega, mutilando povere vittime che capitano sulla sua strada o su quella della famiglia.Per creare un prodotto che riesca ad essere convincente e vivere di vita propria, la produzione si allontana volontariamente dalla mitologia di Non aprite quella porta, anche se non eccessivamente. Si abbandona l’horror puro e claustrofobico dell’opera originale in favore di uno slasher/splatter che riesce anche a contestualizzare la trama più aperta e on the road. Il film non indugia con superficialità sui temi della follia del Male, che si manifestano sempre in diverse forme e maniere, il che rende la pellicola particolarmente convincente. Leatherface presenta un circo di violenza inaudita a cui si aggiungono diversi depistaggi narrativi in grado di divertire e intrattenere con intelligenza.
Leatherface è un film sorprendentemente lucido e coerente con la missione finale
Pur non rivoluzionando alcunché, e considerata la proliferazione di horror scadenti, Leatherface mostra chiaramente come si possano usare al meglio le risorse economiche e produttive; gli stessi attori, perfetti nei rispettivi ruoli, sembrano usciti da uno star system anni ’40 dove a “parlare” sono le facce più che l’interpretazione globale.
Il vero interesse dello spettatore, comunque, ruota attorno a Leatherface: il protagonista, infatti, ci viene mostrato in guisa di vittima, piuttosto che nei panni di un carnefice. Nella ricerca di una motivazione che ha portato un bambino a scegliere il Male c’è solo tanta confusione che aleggerà fino al termine della proiezione, quando scopriremo chi tra i ragazzi in fuga da un manicomio – su questo gira tutta la trama – sia il vero Leatherface.
VOTO 7
Genere: horror, thriller
Publisher: M2 Pictures
Regia: Alexandre Bustillo, Julien Maury
Colonna Sonora: John Frizzell
Intepreti: Stephen Dorff, Lili Taylor, Sam Strike, James Bloor, Vanessa Grasse
Durata: 110 minuti