Cuor di Labo: i consigli del PEGI

nintendo labo editoriale

Cosa c’è di meglio di una copia fisica di Super Mario Kart 8 Deluxe incredibilmente scontata sullo scaffale del più vicino negozio di elettronica? Ve lo dico io: il suddetto gioco e, in omaggio, il kit Nintendo Labo con pedale e volante. Un’offerta bella a prescindere, sia chiaro, ma lo è in particolar modo quando c’è bisogno di qualcosa che ti tiri su e in casa è finito tutto il cioccolato. Capita a tutti, anche solo una volta ogni tanto, di avere quelle giornate no dove nulla sembra andare per il verso giusto e l’umore sprofonda alla velocità della luce. A me, precisamente, è successo la scorsa settimana, ma fortuna ha voluto che trovassi non solo uno dei titoli che ancora mancava alla mia Switch, ma anche quel coloratissimo scatolone di cartone pieno di… beh, di altro cartone. Se solo la sorridente commessa alla cassa avesse saputo che quello non era il regalo per un bambino fortunato ma per me che di anni, rispetto a quelli indicati dal Pegi sulla confezione, ne ho esattamente quattro volte di più! L’occasione per scartarlo e impegnarmi nella costruzione del mio primo toy-con è arrivata nella giornata di mercoledì, fino a quel momento letteralmente da dimenticare. Seduta al tavolo della cucina, con in TV una puntata della nuova stagione di SuperQuark, mi sono lanciata in questo strano esperimento, con tanta curiosità ma nemmeno queste grandissime aspettative.
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A volte avremo più bisogno di un tutorial gentile che ti spiega passo per passo come montare un pedale di cartone

E invece Labo, con le sue istruzioni di una semplicità unica, le linguette da piegare e gli elastici da incastrare nelle fessure, è riuscito a farmi scollegare il cervello per un paio d’ore e ricaricare le batterie, facendomi tornare bambina tanto quanto la voce di Piero Angela e Paco Lanciano, due dei miei idoli indiscussi di quando ancora sognavo di fare la reporter di National Geographic o la scienziata.

L’ETÀ È SOLO UN NUMERO

Oltre che come una preziosa guida all’acquisto per genitori e parenti, mi piace pensare a quei 7+ e al rating system in generale come un consiglio spassionato rivolto proprio a noi adulti che negli anni, per un motivo o per l’altro, finiamo troppo spesso per trascinare in un vortice di serietà e nervosismo anche il nostro passatempo preferito. Probabilmente più che dell’ennesima frustrante classificata o della botta di adrenalina, a volte avremmo più bisogno di un tutorial gentile che ti spiega passo per passo come montare un pedale di cartone, di un’isola dove scambiare chiacchiere e oggetti di dubbio gusto con animali parlanti o di un grande orto da riempire con verdura di stagione e alberi da frutto. In generale, di un titolo che permetta di riprendere fiato e fermare il cervello, che ti lasci libero di esplorare e creare senza impedimenti, pericoli o sfide complesse. Perché le “cose da grandi” sono avvincenti e spettacolari, non sto nemmeno qua a specificarlo, ma neanche il suono di un fucile o il sangue che sgorga dalla ferita mortale inflitta a un nemico con una lama non sono sempre il rimedio giusto ai brutti pensieri. Purtroppo non ho ancora trovato il tempo per completare il volante del kit Labo e per cimentarmi, finalmente, in una corsa vera e propria su Yoshi Valley o su Water Park. Qualcosa, però, mi dice che una nuova serata di puro relax potrebbero arrivare proprio oggi dato che, buttando giù queste ultime righe di editoriale, mi sono accorta di che giorno sia: mercoledì!
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