In non molte occasioni capita di osservare i nostri medium preferiti da diverse angolazioni, inclinare leggermente la testa, fermarsi per estrapolare qualche elemento da tutto il resto. Ebbene, in questi giorni di quarantena ho portato a compimento CONTROL (ecco la bella recensione dell’amico Niccolò), ingiustamente abbandonato al penultimo capitolo, dedicando molto più tempo a leggere e rivedere tutti i documenti scritti e audiovisivi raccolti.
In quel momento, ricordando la storia e i relativi oggetti del potere e andando a ritroso nelle opere di Remedy, in particolare quelle con la più forte impronta di Sam Lake, si può facilmente identificare un elemento ricorrente: la televisione. Qualche accenno facile e diretto: Max Payne usa televisione e radio – medium freddi e caldi, per citare McLuhan – per comunicare ed essere aggiornato su tutto ciò che sta capitando attorno la sua crociata hard boiled notturna.
nelle opere di Remedy, specie quelle con la forte impronta di Sam Lake, la TV è un elemento ricorrente
Dunque, sempre riferendomi a McLuhan,
il televisore effettua attivamente un’azione di assorbimento necessaria per completare e partecipare attivamente all’evento narrato
. Alan Wake nella sua battaglia contro l’oscurità assisterà a porzioni di fatti passati che lui non ricorda, guardando diversi spezzoni inTV,
un “Piccolo” Grande Fratello necessario per comprendere la verità, unico strumento assieme alla torcia per far luce nelle zone oscure e fugare ogni dubbio.
Quantum Break offre intere sequenze live action e i soliti
easter egg da guardare e assaporare attraverso uno schermo; per finire, in
CONTROL un televisore sarà addirittura un oggetto del potere.
In tutto questo, però, non c’è morale.
Da un punto di vista prettamente sociologico, non c’è la sentenza per cui il video (non importa se emesso da una TV o da un cinema, il punto centrale è che ci sia della “verità” all’interno) può essere il male, tanto meno il bene, ma
è affascinante come in opere sia videoludiche che cinematografiche la passione e la lode dell’audiovisivo abbiano sempre un ruolo fondamentale.
In riferimento al titolo di questo articolo, ho approfittato di questi strani giorni per rivedere alcuni momenti dei più bei film
Pixar (grazie a Disney+) e, complice una congiunzione astrale tanto rara quanto pazzesca, il mio piccolo pensiero per la testa ha trovato seguito in quasi tutta la filmografia della casa. Vediamo: il topolino
Rémy (
Ratatouille) segue clandestinamente la trasmissione dello chef Gusteau, lo ama, non vede l’ora di conoscerlo e nella sua ignoranza nel prolungare la visione di un suo
show, solo tramite la televisione scoprirà che lo chef è morto, già da molto tempo.
Continua nella prossima pagina…