In questi giorni mi sembra di essere tornato in seconda media, quando si facevano le squadre di calcio dopo pranzo, prima che iniziasse il doposcuola. Per quanto mi sforzassi di far gruppo, e di inserirmi in quella che gli altri bambini consideravano un’attività fondamentale – e che a me non interessava per nulla, ero sempre l’ultimo a essere chiamato, infilato a forza in una squadra giusto perché avevano bisogno di essere in numero uguale a quell’altra, e sempre con sguardi (e non solo) di malcelata sopportazione.
Mi sembra di essere tornato a quei giorni, in cui vedo tutti quanti attorno a me che parlano di Dark Souls III, sui social e sul forum, ma anche agli eventi stampa, con i colleghi che fanno capannello per confrontarsi su questo o quel boss, su questa o quella tattica per buttarlo giù, e lo stesso vale per la chat redazionale, piena di scambi di questo tenore. Oggi, con un po’ di anni sulle spalle e un po’ di cicatrici addosso, non soffro più la sindrome da ragazzino escluso dal gruppo, ma non riesco comunque a scrollarmi di dosso la sensazione di star perdendomi qualcosa di importante, che rimane però qualcosa per cui non nutro il desiderio di “rimettermi” in pari.
Oggi, con un po’ di anni sulle spalle e un po’ di cicatrici addosso, non soffro più la sindrome da ragazzino escluso dal gruppo, ma…
Un po’ per via del tempo – sempre meno – che posso dedicare al gioco “libero”, e che in questo periodo preferisco allocare ad altro (The Division, per dirne una), un po’ perché temo sinceramente di finire anche io nel “tunnel”, una condizione che conosco fin troppo bene e che in questo momento non mi attira per nulla, perché poi non è che puoi partire dal terzo, devi per forza recuperare e cominciare dal primo, poi gli spin-off, e insomma, anche no.
E quindi, a voi la scelta. Potete dirmi due cose: una è che non sono solo nell’universo, e c’è qualcun altro che si trova nella mia stessa situazione. Oppure, senza alzare gli occhi al cielo e senza guardarmi come un poveraccio, cercate di convincermi a unirmi alla masnada di masochisti ludici.
Secondo, i souls si sono fatti, a torto, la nomea di giochi difficili per il solo fatto che ti chiedono di ragionare su quello che stai facendo.
Visto che non è una cosa comune nella maggior parte dei giochi moderni, tutto questo lo fa sembrare sadico, mentre dovrebbe essere lo standard.
Ma tu queste cose le sai già, solo che sei diventato vecchio e vuoi stare solo mezz'ora a sparare bombe adesive ad un apc dentro una fogna. :asd:
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