Stando ad alcune indiscrezioni circolate in rete nei giorni scorsi, il prossimo capitolo di Call of Duty potrebbe essere un reboot di Black Ops, seguendo così la medesima strada imboccata dal filone Modern Warfare con l’episodio pubblicato negli ultimi mesi dello scorso anno.
A raccogliere le indiscrezioni ci ha pensato il canale TheGamingRevolution, il quale fa sapere che l’incarnazione del 2020 di Call of Duty dovrebbe essere in lavorazione presso Infinity Ward, sviluppata con il supporto di Raven Software e Sledgehammer Games. Denominato Codename: Zeus, il presunto reboot di Black Ops includerebbe una campagna ambientata durante la Guerra Fredda in un arco temporale lungo quarant’anni, con un taglio estremamente realistico sia della narrazione che del gameplay. Sul versante del multiplayer, invece, dovrebbero essere presenti più modalità da 64 giocatori (32 per squadra), mentre anche la modalità Zombie dovrebbe fare il suo ritorno.
Non è tutto, però, dal momento che il canale segnala anche che Sledgehammer Games starebbe lavorando a un Call of Duty free-to-play che dovrebbe uscire nel 2021, una sorta di spin-off che pare debba includere anche una modalità battle royale.
Come sempre, vi invitiamo a prendere queste informazioni con le dovute cautele dal momento che stiamo pur sempre parlando di dettagli non ancora confermati.