Continua ad evolversi la vicenda di Activision Blizzard. L’ultimo sviluppo vede l’intervento addirittura del CEO di Sony Jim Ryan, che come rivelato da Bloomberg ha espresso preoccupazione per il modo in cui è stata gestita la vicenda. In un’email interna inviata a tutti i dipendenti della compagnia, Ryan ha dichiarato di sentirsi “sconfortato e francamente stordito” alla notizia che Activision “non ha fatto abbastanza per combattere la profondamente radicata cultura di discriminazione e molestie.” Jim Ryan ha poi aggiunto che “Non crediamo che le loro dichiarazioni in risposta siano adeguate alla situazione.”
Il riferimento è a una recente inchiesta del Wall Street Journal che accusa il CEO di Activision Bobby Kotick di essere stato perfettamente al corrente di quanto stava succedendo, ma di aver deciso di non intervenire, anzi ostacolando i tentativi di cambare le cose. Dal canto suo, Kotick ha risposto con una dichiarazione pubblica nella quale sottolinea ancora una volta di essere pienamente interessato a rendere Activision Blizzard un posto migliore e più accogliente, ricevendo di lì a poco l’appoggio del consiglio di amministrazione. In questo contesto, le critiche di Jim Ryan non vanno sottovalutate; anche se ad esse non dovessero seguire azioni concrete, come per esempio ritrattamenti delle partnership fra Sony ed Activision, il fatto che il numero uno di una delle compagnie principali nel settore abbia deciso di esporsi sulla vicenda ha il suo indubbio peso.