Finalmente ci siamo: dopo anni passati dietro progetti fan-made, annunci scomparsi dai radar, adesso la serie tv di Halo è in dirittura di arrivo in tutto il globo. Grazie a Sky abbiamo visto i primi episodi in anteprima della serie originale Paramount+ e siamo qui a dirvi le nostre impressioni, rigorosamente no spoiler.
Se qualcuno avesse perso le ultime notizie riguardo la produzione della serie tv di Halo è bene sottolineare in questo caso l’ovvio, ché si dimostra di fondamentale importanza per assorbire al meglio il prodotto televisivo: questo progetto è totalmente slegato dagli eventi narrativi del noto videogame partorito a suo tempo da Bungie e ora in mano a 343 Industries.
La serie tv di Halo dunque prende personaggi, climax, stilemi e tanti altri piccoli dettagli per acclimatare al meglio ogni tipo di spettatore, per poi proporre una sua personalissima linea narrativa. Già dalle intenzioni si delinea dunque la voglia di creare un prodotto cross mediale e dare la possibilità di far crescere il franchise di Halo tanto nel medium di riferimento, quanto in quello – per ora – televisivo.
Addentriamoci adesso al nel succo dello show: già dalle prime puntate che abbiamo avuto modo di visionare, sono evidenti luci ed ombre. Il distaccarsi dal materiale originale forse è l’elemento che, per quello che abbiamo visto, non necessità di chissà quali critiche, giacché è palese che chi ha messo mano alla stesura del “nuovo” universo narrativo conosca perfettamente il materiale di partenza, dunque modellare una nuova storia su dettagli ben distinti è risultata un’operazione più che accettabile.
Narrativamente dunque tutto si lascia ben vedere, pur considerando che il livello di recitazione come dei temi affrontati non restituisce uno show di qualità eccellente, ma nel suo piccolo non vuole neanche esserlo, dato che parliamo sempre di Spartan ferocissimi e senza paura alle prese con la minaccia aliena dei Covenant.
la nuova direzione narrativa, totalmente inedita, risulta più che funzionale, stuzzicando facilmente l’interesse dello spettatore
Già il primo episodio spiana la strada, mostrandoci gli elementi di cui è costituito lo show: pianeta Madrigal, una cittadina dove si rintanano dissidenti ribelli contro le forze dell’UNSC, che si beano di racconti di paura che ritraggono gli Spartan come demoni assetati di sangue. Ma quando i Covenant attaccheranno la cittadina, saranno proprio gli Spartan a risolvere la situazione. Master Chief e colleghi spazzeranno via la minaccia per venire a contatto con un sinistro oggetto alieno. Da qui si costruisce lo snodo centrale che darà vita ad un conflitto interiore a Master Chief che lo porterà a scelte drastiche, e qui ci fermiamo per non incorrere in fastidiosi spoiler.
Nel giro di venti minuti, come già scritto, veniamo subito a conoscenza di punti forti e oscuri di questa serie basata su Halo. Partiamo proprio da questi ultimi, che si incentrano tutti sulla costruzione e relativa messinscena del mondo in cui si dipanano le azione di Master Chief e dell’UNSC. Tutto è fin troppo derivativo, con un John-117 che sembra ispirarsi anche troppo alla postura e presenza scenica del Mandaloriano di casa Disney, mentre una resa degli effetti speciali molto mediocre (i Covenant in particolare sono molto plasticosi), compone tutto il resto del quadro. Le scene d’azione sono anche buone, ma non risultano mai esaltanti, per quanto l’idea di rendere la ferocia dei Covenant concretamente su schermo sia qualcosa di incredibilmente coraggioso e di grande effetto. Che siano uomini, donne o bambini, la furia degli alieni non risparmia nessuno e sarà difficile affezionarsi a personaggi, dato che nel giro di una manciata di secondi potremmo vederli polverizzati via da un cannone laser.
Anche la seconda puntata si compone dunque di questi elementi che mantengono il prodotto in un equilibrio per ora molto incerto. Tante sono dunque le scene spaziali – e lodevole l’intenzione di rappresentarle con il silenzio sordo di un luogo dove niente e nessuno trasporta il suono – e di geolocalizzazione dei diversi luoghi di cui faremo conoscenza minuto dopo minuto, e al tempo stesso, con diversi flashback, conosceremo anche Master Chief, dal passato al presente fino all’immediato futuro, in quello che si preannuncia essere un’avventura di grande spessore.
Insomma, da quello che abbiamo potuto vedere, la serie tv di Halo chiede di essere vista senza troppi pensieri, chiudendo un occhio su una messinscena non proprio brillante e degli effetti visivi molto dozzinali. L’attenzione maggiore dunque è tutta sulla costruzione di questa nuova linea narrativa, che sembra avere le carte in regola per far vivere egregiamente Master Chief anche in televisione.
In Italia potrete vedere la serie, anche in originale e in contemporanea alla messa in onda statunitense, su Sky e NOW.