Videogiochi e serial TV, la possibile forma perfetta

Dopo la notizia della serie TV di Fallout prodotta da Amazon, e in attesa di avere maggiori dettagli su come gli autori di Westworld – in particolare Jonathan Nolan e Lisa Joy – metteranno in scena la geniale ucronia dieselpunk (o atomic-punk, se volete) nata in quel di Interplay, può essere utile riflettere sul valore dei serial in relazione ai videogiochi. Meglio un film o una serie che possa sfruttare l’onda lunga di background spesso complessi? La risposta potrebbe anche essere semplice, ma è interessante approfondire la questione nel dettaglio. serial videogiochiRievoco alla memoria un’intervista fatta nel 2016 a un membro della colorata redazione de I 400 Calci; credo fosse Darth Von Trier, ma forse mi sbaglio (aiuto, la vecchiaia). L’argomento era fumetti e serie tv, e in particolare si stava parlando del Daredevil di Netflix.

In alcuni casi, come quelli di videogiochi di lunga data, Meglio un film o una serie che possa sfruttare l’onda lunga di background spesso complessi?

Arrivammo a una conclusione condivisa da entrambi: divertenti i film Marvel, ma viste le decennali storie a fumetti pubblicate, chiudere un arco narrativo di un eroe nella classica trilogia era un poco riduttivo. D’altronde, almeno per la prima stagione, qual era il punto forte del difensore di Hell’s Kitchen? Avere avuto a disposizione tante puntate, dunque un interessante minutaggio che superasse la naturale copertura di tempo di tre film messi assieme, per estrapolare al meglio la personalità dell’eroe. daredevil netflix

Insomma, l’uomo dietro la maschera era più umano del previsto e così la diretta comunicazione con lo spettatore ne beneficiava all’inverosimile. Meno bene sono andate le altre serie Marvel/Netflix, ma non è questa la sede di disquisizione, bensì discutere di un particolare momento che stanno vivendo tutti quei progetti videoludici che alcune major hanno deciso di sfruttare portandoli, per esempio, al cinema.

l’uomo dietro la maschera era più umano del previsto e così la diretta comunicazione con lo spettatore ne beneficiava all’inverosimile.

Sono ormai anni che si tenta la strada del videogioco al cinema con scarsi, scarsissimi risultati. Il problema purtroppo è sempre lo stesso: si parte da una contestualizzazione sbagliata del materiale di partenza e si arriva a portare sul medium cinematografico un adattamento senza un’adeguata cornice. Tanti i titoli passati sul grande schermo, pochi meritevoli di lode (il primo Silent Hill, il primo Resident Evil e WarCraft gli unici che sono riusciti a non incappare in questo errore), mentre tanti, molti di più sono stati i disastri.

serial videogiochi

Lo scorso anno poi Netflix ha proposto un progetto inedito, riassunto già all’epoca – sbagliando – come il “Game of Thrones di Netflix”. Il colosso dello streaming, infatti, si era accaparrato i diritti di sfruttamento per creare una serie tv dedicata a The Witcher. Le avventure dello Strigo, nate sui libri e cresciute sui videogiochi, erano un terreno fertile per costruirci sopra uno show dal sapore fantasy di grande spessore.

Le avventure dello Strigo, nate sui libri e cresciute sui videogiochi, erano un terreno fertile per costruirci sopra uno show

Netflix stessa ha creduto tanto a questo progetto, investendo ingenti risorse e chiamando un cast di tutto rispetto, in primis il buon Henry Cavill nei panni del protagonista e dei suoi tradizionali grugniti. Lo show, come abbiamo già ben scritto e analizzato, si è presentato solido e interessante, mostrando dunque come per progetti del genere l’approdo sul piccolo schermo e nella forma seriale è una soluzione possibile.

serial videogiochi

Ecco dunque che nell’arco di questo 2020 nefasto, altri due grossi annunci hanno fatto capolino e attirato l’attenzione di videogiocatori e spettatori seriali: prima HBO annunciato la serie tv su The Last of Us e poi, proprio un paio di giorni fa, ecco che Amazon Studios annuncia la serie tv dedicata a Fallout, che verrà creata direttamente da Jonathan Nolan e Lisa Joy. Entrambi gli immaginari, grazie alle loro incarnazioni originarie sulle nostre macchine da gioco, sono incredibilmente suggestivi e queste aziende, esattamente come Netflix, dispongono delle giuste risorse per creare show di grande qualità.

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