Ieri ero sul divano, durante il classico momento di morte postprandiale, e guardavo Stephane Robert, 36 anni e 103° del ranking ATP, rischiare tutto per chiudere dei vincenti al Foro Italico, contro un certo Novak Djokovic. Al terzo gioco del secondo set, dopo 26 vincenti, ha strappato il servizio a Nole. E niente, m’è presa su l’adrenalina da competizione, quella tipica di quando guardi l’underdog provare a giocarsela pur sapendo di averla persa in partenza. In uno spazio pubblicitario ho preso l’iPad, ho aperto così, distrattamente, Horizon Chase, uno dei giochi di guida più belli mai apparsi su tablet, nonché il vero erede di Out Run. Non ci giocavo da un po’, a dire il vero, e ho notato, sgomento, che i miei tempi nelle varie corse erano stati abbondantemente battuti: scandalo, anatema, devastazione interiore. Inutile dire che ho passato la mezzora successiva a limitare il tragico affronto, scimmiandomi di nuovo per il giochino che ho colpevolmente abbandonato. Immagino che dopo aver abbassato di 4 secondi il tempo del migliore dei miei amici la mia faccia fosse il ritratto della soddisfazione. A quel punto, tipo epifania di Joyce, ho pensato a una frase: ridatemi l’high score. Ovunque, in ogni gioco, per qualsiasi cosa.
Non mi bastano gli achievement, voglio dei parametri più dettagliati
È un modo diverso di giocare, ed è l’unico che mi spingerebbe a una run N di un titolo già concluso. Non sono un completista, non ho l’ansia da achievement, ma potrei andare in high score frenzy. Mi direte che è la stessa cosa, ma con nome diversi, e invece no, perché io vorrei le robe organizzate come DriveClub, in cui prendo un livello di un gioco e mi si propongono delle sfide a volo con gli amici: alcune banali, altre assurde, ma comunque sfide. Sarebbe un’alternativa piacevole al multi dove non può esserci il multi, un modo per testare tutte le abilità connesse al videogioco e, perché no, un modo diverso e, se vogliamo, nostalgico di condividere il nostro passatempo. Anche se poi finiamo come Robert che, nonostante un quantitativo industriale di vincenti, ha dovuto cedere alla chirurgica classe di Djokovic.
Se proprio voglio deprimermi, meglio andare al supermercato a comprare l'Alpecin.