Qualcuno avrà notato che, questa mattina, fra le nostre pagine non è presente la recensione di Star Wars Battlefront 2. Ieri sera il #teamcrimine si è riunito in via straordinaria (nemmeno tanto, ma i motivi lo erano), dopo che personalmente avevo finito la campagna, giocato il multiplayer e teoricamente ero pronto alla recensione, solo per realizzare insieme ai miei colleghi che non solo avremmo dovuto approfondire meglio aspetti per nulla chiari, in merito all’argomento evocato qui da Claudio, ma che la decisione presa è così chiara e pulita da poter essere applicata anche in futuro. Non più recensioni parziali e senza voto su una parte del gioco, rimandando magari l’opinione all’apertura globale dei server o all’ulteriore esplorazione di qualche titolo contenutisticamente enorme. Semplicemente, nel momento in cui le condizioni non ci permetteranno di aver subito chiaro il quadro, usciremo con la nostra analisi – e col voto – solo quando il giudizio avrà davvero preso una forma definitiva. La nostra non è polemica nei confronti di chi ha legittimamente deciso di fare diversamente, ma certo stiamo rimasti stupiti, questa notte, di trovare una così’ grande quantità di giudizi completi e apparentemente convinti, quando la situazione non ci è sembrata così facile da affrontare.
I nodi che ci hanno fermato la mano sono due, molto diversi per rilevanza. Il primo si riferisce al costo degli Eroi avanzati di Star Wars Battlefront 2 in termini di crediti guadagnati in gioco, fortemente criticato dai giocatori e modificato dal publisher quasi a tempo di record, capitolando sull’incredibile mole di improperi e punti negativi al primo post del community manager; la conseguenza è stata una riduzione del 75% dei denari per l’acquisizione di Darth Vader (inizialmente 60.000 crediti, ovvero un monte di ore di gioco), Luke Skywalker e tutti gli altri personaggi bloccati, quasi a dire che le statistiche e i complessi ragionamenti evocati in precedenza, in merito all’originale prezzo dei personaggi (si sta ancora parlando di soldi virtuali), non avevano mai avuto senso. Per quel che mi riguarda, però, il problema più difficile da dirimere è intrecciato alle soluzioni di gioco sotto microtransazioni, alquanto aggressive per il tessuto del multiplayer e comunque da valutare con calma in termini di mere conseguenze, tanto per la sfida come sulla progressione dei giocatori.
In nessun caso la presenza di microtransazioni dovrebbe ritardare la crescita del giocatore per motivi diversi dalla sfida
Per il resto, in merito al motivo scatenante della riflessione, è bene chiarire che stiamo parlando di un gioco tutt’altro che brutto: il coinvolgimento di Walt Williams (Spec Ops: The Line) sulla sceneggiatura ha effettivamente portato grandi benefici alla campagna in singolo, breve ma ben scritta e architettata, mentre il multiplayer – soprattutto nelle pazzesche battaglie spaziali – è abbastanza vasto, spettacolare e divertente da iniziare con tutti i crismi la bolgia di Star Wars del prossimo Natale. Solo, ecco… abbiamo bisogno di altro tempo per valutare il pacchetto con la giusta misura, anche perché – al di là di tutto quel che ho già scritto – Battlefront 2 ha mutato un aspetto importante della crescita multigiocatore (quello, appunto, degli Eroi) proprio mentre l’avevamo sotto mano. Nei prossimi giorni, con la dovuta pacatezza in sede di analisi, cercheremo di sciogliere questo e altri dubbi.