LA VERA COMPLESSITÀ DI LOOP HERO STA NELLA GIUSTA PIANIFICAZIONE DEL PERCORSO: TROPPO FACILE E OTTERREMO POCHE RICOMPENSE, TROPPO DIFFICILE E FAREMO UNA BRUTTA FINE
E ADESSO CHI NOMINO INVANO?
È fondamentale popolare il sentiero e i suoi dintorni con quanti più pericoli possibile, calibrandoli però in modo che il guerriero – la classe disponibile fin da subito – sia in grado di sopravvivere alle insidie che noi stessi gli abbiamo messo sul cammino. Un percorso troppo facile non ci premia abbastanza, impedendoci di arrivare con la giusta build ai miniboss che appaiono dopo alcuni giri. Esageriamo con la difficoltà, e il nostro eroe non riuscirà a mettere il naso fuori dall’accampamento.
Siamo allo stesso tempo Angeli Custodi e Dungeon Master, in un delicatissimo equilibrio che vede noi come unici artefici. A tal proposito vorrei chiedere scusa a varie divinità per averle tirate in ballo senza che fossero realmente responsabili di ciò che accadeva sul mio monitor.
PROVIAMO COL MAGO
Alla fine di ogni run, che può concludersi con la vittoria sul miniboss, una ritirata strategica, o la sconfitta in uno scontro, potremo utilizzare una parte dei materiali recuperati per potenziare il nostro accampamento e costruire nuove strutture, come caserme, fornaci e fattorie che a loro volta ci permetteranno di accedere a nuove carte della memoria o cambiare classe al personaggio. E si ripartirà da zero, con un nuovo sentiero deserto e il vuoto tutto intorno, da riempire provando nuove combinazioni e facendo riaffiorare ricordi lungo la main quest che vi impegnerà in un trionfo di meningi fritte.
MA QUEI COLORI?
La grafica è realizzata in pixel art piuttosto ispirata e varia, il vero problema è la palette. Le combinazioni di colori rendono la mappa – la parte più importante del gioco – piuttosto confusa e non è sempre facile distinguere le strutture a colpo d’occhio. Con il tempo ci si abitua, ma sarebbe stato perfetto se anche sotto il profilo artistico fosse stato amore a prima vista, come invece accade con il sonoro, decisamente sopra la media delle produzioni indie. Siamo in ogni caso di fronte a un titolo eccellente, dalla semplicità disarmante con i suoi banali drag and drop, ma con una complessità in grado di mettere in crisi i fan dei GdR più ostici.
In Breve: Dietro la maschera di un idle game dalla palette approssimativa si nasconde un titolo molto strategico, che richiede un’attentissima gestione delle risorse e la capacità di prevedere le mosse del nostro eroe con molto anticipo. La sua semplicità lo rende un gioco per tutti, mentre la sua complessità è un vero banco di prova per avventurieri e giocatori di ruolo tra i più veterani. La gestione dell’accampamento, la raccolta di materiali, le statistiche delle armi, dei nemici e delle varie classi che possiamo sbloccare, e le combinazioni di carte della memoria fanno di Loop Hero uno dei migliori giochi strategici degli ultimi tempi.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7, 8GB RAM, GeForce GTX 1050, SSD
Com’è, Come Gira: Non solo gira perfettamente, date le modeste richieste hardware, ma va anche segnalato un peso decisamente basso sui nostri hard disk, siamo di poco sopra i 100 mega.
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