Come ben saprete se seguite la nostra sezione notizie, qualche giorno fa Apex Legends è stato investito da un attacco hacker il cui obiettivo era portare alla luce la situazione in cui attualmente si trova Titanfall. Il primo sparatutto di Respawn Entertainment è infatti costantemente piagato da attacchi DDoS che lo rendono sostanzialmente ingiocabile, considerata la sua natura eclusivamente multiplayer. Non solo: a quanto pare attacchi di natura simile vanno a colpire anche Titanfall 2.
In risposta all’attacco ad Apex Legends, voci interne allo studio avevano sottolineato come Respawn fosse già da tempo consapevole della situazione e al lavoro su questi problemi, protestando a proposito dei metodi adottati da alcuni fan per far sentire la propria voce. Di recente, però, siamo venuti a conoscenza di quante risorse lo studio stia dedicando al franchise di Titanfall. Nel corso di una chiacchierata via streaming, il community coordinator Jason Garza ha infatti risposto alla domanda di un utente spiegando che lo studio è attualmente impegnato per risolvere i problemi dei due Titanfall, ma anche che “solo una o due persone ci stanno lavorando perché tutto il resto del team è su Apex Legends.”
Se da un lato è più che comprensibile che Respawn Entertainment ed EA dedichino la maggior parte del loro impegno al loro gioco più di successo, dall’altro viene spontaneo domandarsi se assegnare appena due persone al difficile incarico di contrastare attacchi DDoS sia davvero una dimostrazione d’impegno sufficiente nei confronti di titoli ancora venduti nei negozi digitali, ma ai quali è spesso impossibile giocare.