Deathloop – Recensione

PC PS5

Quando i pezzi del macabro puzzle saranno allineati nella giusta sequenza, allora sarà il momento per tentare di completare il loop perfetto

Ogni loop è diviso in quattro momenti della giornata diversi (mattina, mezzogiorno, pomeriggio e sera). Blackreef a sua volta è suddivisa in quattro zone (Il Complesso, Updaam, Fristad Rock e La Baia di Karl) visitabili solo in una precisa fascia oraria a run. Non ci sono limitazioni di tempo e di permanenza, ma appena si esce da uno degli accessi nelle gallerie si passa automaticamente al momento della giornata successivo finché non giunge la sera. A questo punto o si completa il piano perfetto e si spezza il loop oppure, se non è ancora il momento, a fine missione ci si ritrova sulla dannata spiaggia per ricominciare l’unico giorno che ci è concesso, proprio come quando si muore.

Deathloop Recensione

Uno scorcio suggestivo di Blackreef, dall’alto e con un rassicurante fucile a pompa in primo piano.

Sfruttando Infusione tra una missione e l’altra si può decidere quali oggetti conservare tra armi (divise secondo i soliti colori/rarità), Piastrine con cui modificare le armi e/o le capacità di Colt, Tavolette rubate ai Visionari che permettono di usare i loro super poteri e Potenziamenti delle Tavolette che ne modificano gli effetti.

L’ARSENALE CHE POTREMO PORTARE CON NOI è LIMITATO, DUNQUE CONSIDERATELO CON CAUTELA

Il Residuo assorbito da alcuni oggetti, dai glitch lasciati dai Visionari morti o ottenuto dagli oggetti sacrificati viene perso a ogni reset del loop, ergo infondere l’equipaggiamento è fondamentale per non ritrovarsi nullatenenti o quasi in caso di disastro (di default Colt ha un machete, un uzi LIMP-10, una bomba dal triplice utilizzo chiamata Carica Strelak e l’Hackamajig, lo strumento per sabotare le torrette difensive e aggeggi elettronici vari). Ciò significa che si può decidere cosa infondere un massimo di quattro volte a loop, le stesse in cui si può cambiare equipaggiamento. Durante le missioni non è possibile modificare il loadout e, oltre alla sua dotazione base, Colt può equipaggiare solo tre armi e due Tavolette (esclusa Ripresa), perciò è importante scegliere con attenzione cosa portare con sé.

Deathloop Recensione

Preparatevi a una valanga di volgarità verbali, sangue e trovate geniali.

Fondamentalmente, Deathloop è un mistery game in soggettiva dove tutto avviene in funzione del loop perfetto. Indizio dopo indizio (si può decidere di seguire quelli relativi i Visionari o quelli legati all’Arsenale), morte dopo morte, il giocatore cresce insieme a Colt perché ad ogni loop non solo si acquisiscono informazioni, ma anche perché si imparano a conoscere sempre meglio gli scenari, la conformazione delle mappe, il posizionamento dei nemici e degli elementi ambientali che possono tornare utili, tutti fattori che fanno la differenza tra un successo e un bestemmioso risveglio sul bagnasciuga. Insieme alla consapevolezza del territorio migliorano vistosamente anche le capacità di Colt e le opzioni di personalizzazione, un aspetto che influisce parecchio sul gameplay; nel giro di una ventina di ore, il tempo mediamente necessario a finire la campagna, Colt passa dall’essere un assassino ordinario a one-man-army dotato di armi leggendarie devastanti e scenografici poteri speciali come Traslazione (teletrasporto), Karnesis (scagliare in aria i nemici), Rovina (un boost alla vita e ai danni), Vincolo (collegare i nemici tra loro) e Etere (semi invisibilità).

DA CACCIATORE A PREDA E VICEVERSA

La storia è naturalmente la forza che fa girare ogni ingranaggio del gioco. Sebbene sia difficile parlarne senza pestare uno spoiler, posso dire che il canovaccio funziona fino all’ultima scena, che la recitazione dei protagonisti è da applausi e che ogni personaggio principale è ben caratterizzato. A risaltare maggiormente però è il rapporto tra Colt e Julianna, l’assassina che proverà in ogni modo a impedirgli di spezzare il loop. La killer è la nostra nemesi ma anche la nostra unica interlocutrice, un contrasto che la rende un’antagonista di spessore.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Un’audace, carismatica e geniale opera d’autore / Appassionante mix tra single e multiplayer / Mette in mostra valori produttivi elevati.

Contro

  • IA dei nemici migliorabile / Scontri con i Visionari meno scoppiettanti del previsto / È un ibrido particolare, nel bene e nel male.
9

Ottimo

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