Quando i pezzi del macabro puzzle saranno allineati nella giusta sequenza, allora sarà il momento per tentare di completare il loop perfetto
Sfruttando Infusione tra una missione e l’altra si può decidere quali oggetti conservare tra armi (divise secondo i soliti colori/rarità), Piastrine con cui modificare le armi e/o le capacità di Colt, Tavolette rubate ai Visionari che permettono di usare i loro super poteri e Potenziamenti delle Tavolette che ne modificano gli effetti.
L’ARSENALE CHE POTREMO PORTARE CON NOI è LIMITATO, DUNQUE CONSIDERATELO CON CAUTELA
Fondamentalmente, Deathloop è un mistery game in soggettiva dove tutto avviene in funzione del loop perfetto. Indizio dopo indizio (si può decidere di seguire quelli relativi i Visionari o quelli legati all’Arsenale), morte dopo morte, il giocatore cresce insieme a Colt perché ad ogni loop non solo si acquisiscono informazioni, ma anche perché si imparano a conoscere sempre meglio gli scenari, la conformazione delle mappe, il posizionamento dei nemici e degli elementi ambientali che possono tornare utili, tutti fattori che fanno la differenza tra un successo e un bestemmioso risveglio sul bagnasciuga. Insieme alla consapevolezza del territorio migliorano vistosamente anche le capacità di Colt e le opzioni di personalizzazione, un aspetto che influisce parecchio sul gameplay; nel giro di una ventina di ore, il tempo mediamente necessario a finire la campagna, Colt passa dall’essere un assassino ordinario a one-man-army dotato di armi leggendarie devastanti e scenografici poteri speciali come Traslazione (teletrasporto), Karnesis (scagliare in aria i nemici), Rovina (un boost alla vita e ai danni), Vincolo (collegare i nemici tra loro) e Etere (semi invisibilità).
DA CACCIATORE A PREDA E VICEVERSA
La storia è naturalmente la forza che fa girare ogni ingranaggio del gioco. Sebbene sia difficile parlarne senza pestare uno spoiler, posso dire che il canovaccio funziona fino all’ultima scena, che la recitazione dei protagonisti è da applausi e che ogni personaggio principale è ben caratterizzato. A risaltare maggiormente però è il rapporto tra Colt e Julianna, l’assassina che proverà in ogni modo a impedirgli di spezzare il loop. La killer è la nostra nemesi ma anche la nostra unica interlocutrice, un contrasto che la rende un’antagonista di spessore.
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