“Amore, si sono rotti i giganti!” “Ancora?! Uffa, dammi cinque minuti, prendo la Omnichiave, mi preparo mentalmente e scendo…”
Sviluppatore / Publisher: Studio Fizbin / Mixtvision Prezzo: 19,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam, GoG), PS4, Xbox One, Nintendo Switch
Nel corso della mia vita, un po’ come accade a tutti, ho iniziato a farmi una serie di domande grosse e importanti. Alla ricerca del senso della vita elucubrazioni via via sempre più profonde si sono accavallate fino a condurmi, infine, verso quello che è diventato il vero, grande dilemma della mia esistenza: ma se il videogioco 2D fosse sopravvissuto all’esplosione del 3D, come si sarebbe evoluto fino a oggi?
Bene, finalmente stasera grazie a Minute of Islands, il nuovo gioco di Studio Fizbin, ho avuto la mia risposta.
ATTACK ON ADVENTURE ISLAND
Diciamocela tutta, buona parte del 2D con cui abbiamo a che fare oggi è un falso storico. Un tentativo di celebrare, col risultato spesso di scimmiottare (le scanline!), il 2D del periodo d’oro del 16-bit, una tecnica che all’epoca stava già conoscendo il viale del tramonto: la rappresentazione pixellata della realtà non era certo una scelta stilistica quanto piuttosto la sola possibilità espressiva concessa dai mezzi tecnologici di allora. Distratti dai poligoni ci si siamo fatti sfuggire quel momento evolutivo subito prima del tramonto in cui il 2D ha iniziato a reclamare una propria libertà espressiva finalmente slegata da vincoli tecnici (penso a Viewtiful Joe ad esempio), riportandolo indietro nel tempo una volta arrivato l’inevitabile recupero retro nostalgico. Ma il 2D è molto altro e se Cuphead ce ne ha offerto uno scorcio di recente, Minute of Islands è un altro interessante sguardo su quel potenziale rimasto a lungo inespresso, questa volta molto più legato al presente.
Il rimando più immediato e diretto che viene in mente guardando gli screenshot è quel capolavoro (sostantivo non usato a sproposito, credetemi) di Adventure Time, anche se nel caso di Minute of Islands il tratto fine e i colori accesi delineano un mondo decadente, marcio, malato. E come non pensare all’influenza de L’Attacco dei Giganti la prima volta che si incontra uno dei quattro gemelli che tengono in vita le isole? Ho detto giganti? Ok, è il caso di passare a parlare della trama.
SOLO TU PUOI FARCELA
Mo è una giovane meccanica. Il suo lavoro quotidiano è tenere sotto controllo l’intricata rete di tecnologie che garantisce la sopravvivenza alle isole, purificando tra le altre cose l’aria inquinata da spore che minacciano la sopravvivenza degli sparuti abitanti. L’energia necessaria a far funzionare tutto è fornita da quattro giganti, creature che un tempo vivevano insieme agli uomini, ora ospitate nel sottosuolo dove, grazie alla loro forza, riescono ad azionare le leve e i meccanismi necessari ad alimentare le strutture. Si tratta chiaramente di un equilibrio precario, per questo motivo Mo non è per nulla sorpresa la mattina in cui si sveglia e scopre che un guasto ha bloccato tutto. Mo sa cosa deve fare: è la custode della Omnichiave, spetta a lei sistemare tutto.
Continua nella prossima pagina…
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