Milestone porta ai nastri di partenza della stagione (virtuale) un bolide poderoso, capace di mettere in fila tutti i suoi predecessori, facendo segnare un nuovo record della pista.
Sviluppatore / Publisher: Milestone / Milestone Prezzo: € 69,99 Localizzazione: Interfaccia Multiplayer: Competitivo PEGI: 6+ Disponibile su: PC (Steam), PlayStation 4, Switch, Xbox One, Stadia
Quanti significati si nascondono nel gesto della staccata? Coraggio, spavalderia, azzardo, tecnica. È l’unità di misura con cui si calcola la voglia di vincere, appesi a un manubrio come a un filo, con una fiducia cieca nella meccanica e nella fisica. Aprire il gas a manetta è da tutti, è la parte facile del mestiere, ma tirare quelle leve, calcolando a sentimento la distanza che ci separa dalla curva, è quello che fa la differenza tra i campioni e i motociclisti della domenica.
Replicare questo numero psico-meccanico nel virtuale è complesso, soprattutto in ambito ludo-motociclistico, senza playseat e force feedback ad imitare la realtà. È qui che entra in gioco l’illusione, l’instabilità della moto per mezzo di stimoli grafici e dettagli di gameplay.
L’instabilità della moto viene resa tramite dettagli di gameplay, con la moto che si alza da terra o si intraversa sull’asfalto
AUMENTA IL DISTACCO!
Che MotoGP 19 fosse un ottimo titolo è scritto nero su bianco e 8.4 su 10 tra queste stesse pagine. Quello che questa edizione 2020 riesce però a trasmettere è un livello di consapevolezza e realismo ancora meno artificioso, senza bisogno di esaltare una sapidità già equilibratissima.
Non è solo nella gestione della staccata, ancora migliorata, ancora più cattiva e mordace, col rischio concreto di bloccare l’anteriore in piega e trovarsi stesi in un decimo di secondo; da cuore in gola. Si nota anche una guidabilità in toto più sinuosa, morbida e precisa, raso-cordolo e sempre gestibile pur nell’adrenalina del rischio, che diventa una costante soprattutto con la fisica impostata su Pro, caldamente consigliata anche ai debuttanti. E che spettacolo diventa poi il gioco sotto la pioggia battente, capace di estremizzare ogni pregio del modello di guida.
Una guidabilità in toto più sinuosa, morbida e precisa, raso-cordolo e sempre gestibile pur nell’adrenalina del rischio
Su un asfalto che ora pare più corrosivo e convincente sulle gomme (anche se non siamo mai arrivati ad avere effetti catastrofici), si consuma il rituale del weekend di gara, con le libere da dedicare ai test (percorrenza, simulazione di gare e di giro veloce) in vista di qualifiche sempre tiratissime, soprattutto settando il tutto alla giusta difficoltà.
Continua nella prossima pagina…
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