Follia - Dear Father – Recensione

PC PS4 Xbox One

La progressione avviene tramita la risoluzione di semplici enigmi ambientali, che ci costringeranno a effettuare un leggero backtracking

Tuttavia, la luce attira anche l’attenzione dei nostri aguzzini, che non esitano due volte a piombarci addosso al minimo errore, lasciandoci col perenne dilemma tra il voler capire dove mettere i piedi e non ritrovarci infilzati, azzannati o, alla meglio, con qualche nemico assetato di sangue alle calcagna. A permetterci di proseguire nella storia è la risoluzione di piccoli enigmi ambientali (per i quali a volte è necessario fare un pochino di backtracking), rigorosamente senza l’ausilio di una mappa dell’intero edificio

SALTO NEL BUIO

Nonostante nel complesso la grafica sia piuttosto buona, Follia: Dear Father soffre di una serie di piccoli difetti (tutto sommato comprensibili, vista la grandezza del team di sviluppo) che non gli permettono di fare quel salto di qualità in più.

Follia Dear Father Recensione

Mettere a fuoco gli ambienti più bui risulterà spesso molto dura.

Un aliasing tutt’altro che perfetto crea effetti abbastanza fastidiosi sullo schermo, mentre il comando azione (sulla tastiera corrispondente al tasto E) non è sempre responsivo quanto vorremmo, spezzando momenti di tensione con ripetuti e maldestri tentativi di azzeccare la giusta angolazione per afferrare oggetti o maniglie delle porte. Ma la debolezza più grande, forse, è data proprio da quella che voleva probabilmente essere la sua aspirazione.

Tutti gli elementi di gameplay sembrano essere stati ideati per un’esperienza in realtà virtuale

Con il suo scarno gameplay, la visuale in prima persona, l’utilizzo della luce (e del buio, che su uno schermo normale crea non poche difficoltà se si gioca in ambienti luminosi) e persino i tanti jumpscare sembrano essere tutti ideati per un’esperienza in realtà virtuale, ma su Steam è possibile sbloccare il pacchetto VR solamente attraverso un DLC a pagamento di € 4,99.

Follia Dear Father Recensione

Scusi, a che piano trovo la segreteria studenti?

Una scelta comprensibile dal punto di vista commerciale ma che impedisce di mettere davvero in risalto ciò che sarebbe potuto diventare un vero punto forte per Follia: Dear Father. Non avendolo provato di persona, non abbiamo modo di darvi un giudizio sull’effettiva bontà della versione VR ma l’impressione finale è che quello che sarebbe potuto essere un’interessante proposta per il parco titoli dedicati alla realtà virtuale si è invece trasformato in un prodotto senza infamia e senza lode, un ottimo inizio per una coppia di giovani sviluppatori che tuttavia stenta a spiccare tra la marea di survival horror proposti sulla stessa piattaforma. Forse la scelta è nata da qualche problema realizzativo, visto che l’espansione per la VR si serve degli stessi controlli, senza attivare quelli cinetici, ma non possiamo che giudicare quel che ci siamo trovati di fronte.

In Breve: Follia: Dear Father è un buon punto di partenza per Mirko Scarici e Alfonso Prota di Real Game Machine. Non sarà di certo il gioco horror più innovativo sulla piazza ma riesce comunque a regalare una buona manciata di terrore e adrenalina, pur con le sue spigolosità.

Configurazione di Prova: Acer Nitro 5 (Intel i5 -8300H, Nvidia GeForce GTX 1050, 8 GB DDR4, HDD)
Com’è, Come Gira: Framerate non stabilissimo con la nostra configurazione di prova e la grafica tutta al massimo. Il punto più dolente, tuttavia, è la scelta di rendere ogni ambiente così buio da rendere veramente difficoltoso il gameplay alla luce del giorno, anche con la luminosità dello schermo e del gioco stesso al massimo.

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Pro

  • Buona atmosfera.
  • Meccaniche survival e “stealth” semplici ma efficaci.

Contro

  • È parzialmente riconoscibile l'ideazione per la VR, ma giocato con mouse e tastiera non rende quanto dovrebbe.
  • Una serie di piccole imperfezioni ne limitano la resa finale.
6.8

Sufficiente

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