IL PROTAGONISTA SARÀ DAVVERO IL VOSTRO ALTER EGO, ACCOMPAGNATO DAI MII CHE AVETE SULLA CONSOLE NEL RUOLO DI COMPRIMARI O ANTAGONISTI
AMICICI, DATEVI I BACINI
Se la componente RPG di Miitopia resta tutto sommato basica, fatta di incontri casuali e combattimenti che si alternano allo spostamento automatico del party attraverso lo scenario, tutto quello che ci gira intorno tocca invece vette di assurdità. Le classi dei personaggi, per fare un esempio, spaziano dal classico guerriero o mago, fino al cantante o pianta, con le ovvie abilità speciali che accompagnano questi ruoli: il bis, naturalmente, consente al proprio personaggio di inanellare due turni di azione consecutivi. A tutto ciò va aggiunto il carattere di ciascun personaggio, da scegliere al primo incontro senza sapere quali conseguenze poi avrà durante il gioco: il mio alter ego timoroso, ad esempio, spesso preferiva non raccogliere oggetti dal suolo per paura di spiacevoli conseguenze, mentre il mio amico testardo si è persino rifiutato di combattere sul campo di battaglia, offeso da chissà cosa (comportamento molto da lui, devo ammetterlo).
L’ULTIMO TASSELLO DI QUESTO STRAMBO PUZZLE È RAPPRESENTATO DALLE RELAZIONI TRA I PERSONAGGI CHE UN PO’ COME ACCADEVA IN TOMODACHI LIFE VANNO COSTRUITE E CEMENTATE
In Breve: Nonostante un ritmo un po’ ondivago e alcune componenti piuttosto elementari, Miitopia si fa volere un sacco bene, ma soprattutto tiene agganciato con quel mix di genuino stupore e imbarazzo empatico ben noto a chi ha avuto modo di vedere in diretta quel Mai Dire Banzai! citato in apertura. L’equilibrio è instabile, con le meccaniche RPG perfette per chi si affaccia al genere per la prima volta e un’ironia a cavallo tra lo strambo e il non-sense, ma contrariamente a ogni previsione, funziona, un po’ come uno show di improbabili giapponesi seminudi alle prese con una versione sotto acido di Giochi senza frontiere.
Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Miitopia è un remake della versione 3DS e il salto grafico si percepisce soprattutto nella definizione dei personaggi e negli effetti che abbelliscono gli scenari. Come immaginabile, non è una pioggia di poligoni, ma lo stile grafico minimalista è comunque efficace.
- 1 2