Miitopia – Recensione Switch

3DS Switch

IL PROTAGONISTA SARÀ DAVVERO IL VOSTRO ALTER EGO, ACCOMPAGNATO DAI MII CHE AVETE SULLA CONSOLE NEL RUOLO DI COMPRIMARI O ANTAGONISTI

E se non ne avete sulla console, poco male, si possono creare attraverso un editor smisurato capace di sintetizzare in pochi tratti sia il vostro collega di scrivania sia un qualunque personaggio di fantasia vi venga in mente, oppure importarli copiandoli da quelli degli amici (ma questa opzione è disponibile solo per chi dispone di un abbonamento a Nintendo Online attivo): pazzesco come una semplice intuizione ribalti il gioco e di colpo la più anonima delle trame possa diventare una questione personale alla Robert Jordan se interpretata da omini che riproducono le fattezze dei propri migliori amici.

AMICICI, DATEVI I BACINI

Se la componente RPG di Miitopia resta tutto sommato basica, fatta di incontri casuali e combattimenti che si alternano allo spostamento automatico del party attraverso lo scenario, tutto quello che ci gira intorno tocca invece vette di assurdità. Le classi dei personaggi, per fare un esempio, spaziano dal classico guerriero o mago, fino al cantante o pianta, con le ovvie abilità speciali che accompagnano questi ruoli: il bis, naturalmente, consente al proprio personaggio di inanellare due turni di azione consecutivi. A tutto ciò va aggiunto il carattere di ciascun personaggio, da scegliere al primo incontro senza sapere quali conseguenze poi avrà durante il gioco: il mio alter ego timoroso, ad esempio, spesso preferiva non raccogliere oggetti dal suolo per paura di spiacevoli conseguenze, mentre il mio amico testardo si è persino rifiutato di combattere sul campo di battaglia, offeso da chissà cosa (comportamento molto da lui, devo ammetterlo).

Sembra una scena di Midnight Dinner (e se non l’avete letto o visto, recuperatelo!).

L’ULTIMO TASSELLO DI QUESTO STRAMBO PUZZLE È RAPPRESENTATO DALLE RELAZIONI TRA I PERSONAGGI CHE UN PO’ COME ACCADEVA IN TOMODACHI LIFE VANNO COSTRUITE E CEMENTATE

L’ultimo tassello di questo strambo puzzle è rappresentato dalle relazioni tra i personaggi che un po’ come accadeva in Tomodachi Life vanno costruite e cementate, ad esempio facendo dormire due personaggi in una stessa camera o regalando loro un appuntamento di relax per staccare dalla logorio del combattimento a turni (anche tra personaggi dello stesso sesso, persino un’azienda conservatrice come Nintendo è più avanti sul tema rispetto alla mentalità diffusa dalle nostri parti). Il tutto non è solo finalizzato all’introduzione di una componente telenovelas, che comunque non guasta viste le gag che nascono dall’uso di personaggi familiari al giocatore, ma serve anche a ottenere nuove skill di coppia. Insomma, affastellando trovate via via più improbabili, eppure efficaci, Miitopia cambia di frequente, rallenta e poi accelera, e fa nulla se le battaglie sono sempre un po’ tutte uguale, perché a fine combattimento ci sarà sempre qualcosa di abbastanza fuori di testa da strappare una risata.

In Breve: Nonostante un ritmo un po’ ondivago e alcune componenti piuttosto elementari, Miitopia si fa volere un sacco bene, ma soprattutto tiene agganciato con quel mix di genuino stupore e imbarazzo empatico ben noto a chi ha avuto modo di vedere in diretta quel Mai Dire Banzai! citato in apertura. L’equilibrio è instabile, con le meccaniche RPG perfette per chi si affaccia al genere per la prima volta e un’ironia a cavallo tra lo strambo e il non-sense, ma contrariamente a ogni previsione, funziona, un po’ come uno show di improbabili giapponesi seminudi alle prese con una versione sotto acido di Giochi senza frontiere.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Miitopia è un remake della versione 3DS e il salto grafico si percepisce soprattutto nella definizione dei personaggi e negli effetti che abbelliscono gli scenari. Come immaginabile, non è una pioggia di poligoni, ma lo stile grafico minimalista è comunque efficace.

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Pro

  • Personalizzazione fuori di testa / Tanta ironia (a volte stramba) / Giochi con gli amici (senza averli in giro per casa).

Contro

  • Elementare in alcune componenti / Un tipo di ironia non per tutti.
7.8

Buono

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