Ratchet & Clank: Rift Apart – Recensione

PS5

UNO DEGLI ASPETTI PIÙ INCREDIBILI DI RIFT APART RIGUARDA LE SCHERMATE DI CARICAMENTO, NEL SENSO CHE NON CI SONO: PRENDI IN MANO IL PAD E GIOCHI SENZA FERMARTI

Prima di elencavi cosa aggiunge al panorama videoludico Ratchet & Clank: Rift Apart, vorrei soffermarmi su una feature fondamentale, alla quale siamo abituati da tempo immemore, che qui manca: la schermata di caricamento. Quell’immagine statica, con degli inutili consigli random del tipo “Se finisci i punti vita, muori” oppure “Con la pistola puoi sparare, ma non è obbligatorio”, accompagnati dalla barretta con scritto “Loading…” che sembra non riempirsi mai, e termina con quei tre puntini di sospensione, a dire “E così vorresti giocare nei prossimi due minuti, vero? LOL!”. Tutto questo non accade più. Non importa se sia merito di una sapiente gestione dell’unità SSD o di uno strategico utilizzo di cutscene nei momenti caldi, il risultato finale è che prendiamo in mano il gamepad per iniziare a giocare e non lo posiamo più.

TWO LOMBAX IS MEGL CHE ONE

Incredibilmente, esiste davvero una dimensione in cui Nefarious vince sempre, diventando addirittura Imperatore, ma la sua tirannia è contrastata dalla Resistenza, di cui fa parte un altro Lombax, questa volta femminile: la coraggiosa e combattiva Rivet, dotata di un braccio bionico. È lei a trovare il malconcio Clank, mentre Ratchet incontrerà un’introversa robottina dal passato misterioso che non voglio spoilerare. Durante l’avventura, a seconda del capitolo che affrontiamo, controlliamo l’uno o l’altra Lombax, che dispongono del classico salto, doppio salto, planata e scatto, oltre a nuove abilità esclusive di questo capitolo come il dash per schivare e in certe occasioni la possibilità di sfruttare mini squarci dimensionali per teletrasportarsi da una parte all’altra dello scenario.

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Nefarious City in tutto il suo cupo splendore.

Stivaletti magnetici per muoversi a grande velocità su monorotaie o agganciarsi alle pareti come visto in Dead Space, mount anche volanti e l’utilizzo di rampini per spostarsi come Spider-Man rendono la parte action platformer divertente, frenetica e mai monotona, e padroneggiare a dovere i controlli ci rende in grado di eseguire trick e acrobazie che faranno la gioia dei content creator.

FUOCO A VOLONTÀ

La parte del leone spetta però alla componente third person shooter, che ci vede impegnati in scontri a fuoco contro una miriade di avversari di tutte le taglie, dai piccoli Ameboidi che si moltiplicano una volta uccisi, a giganteschi boss di fine livello. Fortunatamente tra i membri della Resistenza non mancano vendor ben contenti di fornirci ogni tipo di diavoleria per nuocere come si deve alle truppe del Dottor – oramai Imperator – Nefarious.

Ogni arma, dal concept esagerato e demenziale, ha delle caratteristiche che la rendono unica e adatta a un certo tipo di gameplay, e si rivela più o meno letale a seconda del bersaglio sul quale viene scaricata. Oltre alla pistola base, che se potenziata al massimo fa comunque piuttosto male, troviamo diversi tipi di granate e razzi, il classico shotgun qui chiamato Giustiziere, un fucile elettrico paralizzante, proiettili rimbalzanti, lame rotanti, scudi, fucili da cecchino, e diversi altri gingilli che possono addirittura trasformare i mostri in piante.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Sembra un lungometraggio di animazione / Storia sempre appassionante con personaggi carismatici / Divertente, molto divertente / Curva della sfida ben calibrata.

Contro

  • Il minigame con “Glitch” non è all’altezza del resto del gioco / Alcuni boss non hanno molti pattern di attacco.
9.3

Ottimo

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