Sniper Ghost Warrior Contracts 2 – Recensione

Più equilibrata invece la situazione nelle missioni “standard”, con una formula collaudata nel tempo che riesce a essere godibile in ogni suo frangente. Con un importante distinguo. Sniper Ghost Warrior Contracts 2 propone quattro livelli di difficoltà. Quattro, che in realtà si dimezzano, dato che i primi due sono da evitare assolutamente per manifesta inferiorità dei nemici. Qualunque essere umano dotato di un minimo di accortezza e di una seppur vaga esperienza non avrà difficoltà a scorrazzare tra le mappe, impallinando uno dopo l’altro una serie di soldati la cui intelligenza artificiale spazia nella maggior parte dei casi tra il grullo e il ciula.

La situazione migliora decisamente optando per le due difficoltà superiori. La sfida diventa interessante, e avere una buona mira non è più l’unico requisito necessario e sufficiente per sopravvivere. Sale in cattedra la pianificazione, il ritmo dell’azione scende al minimo e la conoscenza dei gadget assume un ruolo fondamentale. Insomma, Sniper Ghost Warrior Contracts 2 diventa un titolo discretamente cattivo, che pretende una buona dose di impegno per essere addomesticato. Anche perché, completare le cinque missioni è solo la punta dell’iceberg.

In ogni mappa si celano infatti alcuni collezionabili e, soprattutto, una decina di sfide specifiche che richiederanno di tornare più volte nei campi di battaglia per essere completate. Uccidere un obiettivo quando si trova in auto, colpire dieci nemici alla testa, disattivare dei macchinari entro un tempo limite, rubare documenti senza uccidere nessuno… la varietà non manca e, chi ama sperimentare e ha l’indole del completista, troverà pane per i propri denti e impiegherà diverse ore a raggiungere il 100% in ogni mappa, a sbloccare ogni elemento dell’equipaggiamento e ad attivare ogni abilità.

IN VIAGGIO NEL KUAMAR

Non ho idea di come l’ente turistico del Kuamar pubblicizzi le bellezze della sua nazione, certo è che nelle ore da me trascorse tra strade sterrate, distese più o meno deserte, avamposti militari e regioni montane non ho trovato nulla che mi spingerebbe a trascorrerci un lungo (ma neanche un breve) periodo di vacanze.

Questo non vuole però dire che le ambientazioni create da CI Games non siano di buon livello e nel complesso, senza mai far gridare al miracolo, la componente grafica di Sniper Ghost Warrior Contracts 2 svolge in maniera adeguata il suo compito. Nulla salta all’occhio, ma non ho riscontrato neanche problemi rilevanti, a parte un paio di situazioni in cui mi sono ritrovato incastrato tra rocce e sporgenze. Limitato al minimo sindacale il comparto audio con qualche effetto ambientale, parlato in inglese recitato senza particolare enfasi e poco altro.

In Breve: Sniper Ghost Warrior Contracts 2 è un titolo che prosegue il percorso iniziato dal suo predecessore, inserendo la vita del cecchino a pagamento in un contesto senza fronzoli e orpelli narrativi. Una storia elementare, nella quale si innestano cinque missioni con differenti obiettivi primari e secondari che richiederanno più “giri” per essere portati a termine. Un’esperienza piuttosto prevedibile ma tutto sommato godibile, con qualche limite (e qualche stranezza) nell’intelligenza artificiale e un comparto tecnico senza infamia e senza lode.

Piattaforma di Prova: PlayStation 5 (retrocompatibilità PS4)
Com’è, Come Gira: Ho provato Sniper Ghost Warrior Contracts 2 in versione PlayStation 4 su PlayStation 5. Nel complesso tutto è filato liscio, eccezion fatta per un paio di frangenti in cui Raven si è “incastrato” in elementi del fondale e ho dovuto ricorrere a tutta la mia pazienza (e alla provvidenziale pressione casuale dei tasti) per riuscire a liberarlo. Per fortuna non c’erano nemici nelle vicinanze…

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