Josef Fares è ormai sinonimo di giochi co-op frizzanti, colorati e imperdibili. Dopo A Way Out e It Takes Two è la volta di Split Fiction, che a distanza di tre mesi dalle altre piattaforme arriva anche su Switch 2 senza features esclusive realmente degne di nota ma con il solito, enorme carico di divertimento.
Sviluppatore / Publisher: Hazelight / Electronic Arts Prezzo: 49,99 Euro (Pass Amici incluso) Localizzazione: Completa Multiplayer: Cooperativo PEGI: 16+ Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store, EA App, Microsoft Store), Xbox Series X-S, PS5, Nintendo Switch 2 Data di Uscita: 5 Giugno 2025
La storia che fa da contorno a Split Fiction dovreste conoscerla ma un breve riepilogo è comunque opportuno: un incidente durante il test di una nuova macchina che in teoria dovrebbe rendere tangibili le fantasie delle persone (ma che in realtà serve a tutt’altro) catapulta due giovani scrittrici in un pericoloso alternarsi di giochi di ruolo, che oscillano tra il fantasy e il fantascientifico. Mio e Zoe sono le malcapitate protagoniste di questa storia che ha risvolti anche piuttosto seri.
Hanno caratteri completamente diversi ma fin da subito capiscono che per uscire da queste affascinanti ma letali trappole virtuali devono collaborare, vestendo di volta in volta i panni delle eroine dei loro libri. Tale contesto ha fornito l’occasione a Josef Fares di rendere ancora più spericolati e divertenti i suoi marchi di fabbrica: un mix di platform e adventure che fa della cooperazione il fulcro totale dell’esperienza. Come potete comodamente (ri)leggere nella recensione della scorsa primavera, Split Fiction è un titolo non particolarmente complesso ma capace di regalare “una straordinaria varietà delle situazioni di gioco”, mixando meccaniche già viste in modi inaspettati e farcendo il tutto con una miriade di citazioni a tema videludico.
CAVOLO SE REGGE BENE!
Il quote che avete appena letto (l’originale era un pelo più scurrile) appartiene alla persona con cui ho condiviso l’esperienza Split Fiction su Switch 2, un caro amico di lunga data oltre che ex-collega che raramente si lancia in commenti del genere sul comparto tecnico di un gioco. Come non dargli ragione però. Abbiamo giocato il primo livello, quello che introduce l’ambientazione sci-fi, in co-op online in portabilità e l’esperienza è stata “flawless”, come dicono quelli che conoscono le lingue.

Come si fa a non amare un gioco nel quale puoi trasformarti in un maiale che scorreggia arcobaleni e poi in un hot-dog che deve cuocersi da solo?
Il peso della console e il timore di consumare troppo velocemente la batteria ci ha però convinto al passaggio all’opzione docked e ragazzi… il luna park di Josef Fares sparato su un OLED 55 pollici in 4K è tutto da giocare… ma questo già lo sapete. La spettacolarità visiva sottolineata nella recensione PC è rimasta pressoché intatta su Switch 2 ma è bene sottolineare che strutture, personaggi e soprattutto NPC non sono particolarmente complessi a livello di polygon count. Alla luce di questo il cap a 30 fps (contro i 60 delle versioni PC, Xbox e PS5) può sembrare esagerato ma vista la notevole velocità di gioco e la possibilità di giocare in portabilità è evidente che Hazelight ha puntato principalmente sulla solidità dell’esperienza.

L’avventura è strapiena di gustose citazioni di altri giochi, da Donkey Kong a Portal, Assassin’s Creed e Prince of Persia!
Al netto di una gestione dei respawn non sempre perfetta – a volte troppo vicini ad ostacoli inevitabili – e della già evidenziata scarsa interattività delle ambientazioni (ma stiamo pur sempre parlando di un’esperienza ESTREMAMENTE lineare), Split Fiction si conferma una delle esperienze videoludiche più divertenti degli ultimi anni. Alla possibilità di giocare online con il Pass Amico o nel classico couch-co-op, la versione Switch 2 consente anche la modalità cooperativa sul suo schermino da (quasi) 8 pollici tramite una coppia di JoyCon, un passatempo pressoché perfetto per l’estate… ma occhio alla durata della batteria, che in portabilità arriva agli sgoccioli in poco più di 3 ore.
In Breve: A Way Out poteva essere stato un colpo fortunato ma It Takes Two ha confermato il talento del team capitanato da Josef Fares nel realizzare giochi divertentissimi e specco contraddistinti da veri colpi di genio. Split Fiction rimane sugli stessi, altissimi livelli dei suoi predecessori e anche su Nintendo Switch 2 si conferma un’esperienza imperdibile… a meno che non l’abbiate già vissuta su altre piattaforme vista la mancanza di qualsiasi tipo di bonus aggiuntivo.
Piattaforma Di Prova:Nintendo Switch 2
Com’è, Come Gira: Fatta eccezione per qualche sporadico rallentamento, un paio di telecamere non puntualissime nel seguire l’azione e piccoli ritardi nel caricamento dei modelli poligonali più complessi (comunque quasi impercettibili vista la velocità dell’azione), Split Fiction si conferma un gioco assolutamente imperdibile, forse la migliore esperienza co-op disponibile sul mercato alla pari con il suo predecessore It Takes Two. Il Pass Amici poi è un atto d’amore che vorremmo vedere più spesso.