Subnautica: Below Zero – Recensione

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SUBNAUTICA: BELOW ZERO RICHIEDE FORSE UN PO’ DI PAZIENZA NELLE SUE PRIME FASI, QUANDO SIAMO ANCORA ALLE PRIME ARMI E ABBIAMO POCHE POSSIBILITÀ DI ESPLORARE

Non c’è abbondanza di risorse, e ci troviamo spesso di fronte a scelte da valutare attentamente. Meglio costruire prima uno scanner portatile per analizzare l’ambiente o un coltello termico per sterilizzare gli animaletti di cui siamo costretti a nutrirci? Non c’è una risposta corretta, ognuno avrà un suo stile di gioco, e finchè la pellaccia è al sicuro, allora sta andando tutto bene.

DOTTORE, SOFFRO DI CLAUSTRAGORAFOBIA

Subnautica: Below Zero è in grado di generare un susseguirsi di agorafobia e claustrofobia tale da mandare in Guru Meditation psicologi di fama mondiale. A enormi spazi aperti in superficie in grado di spaesare chiunque, con la temperatura corporea che scende pericolosamente e nulla all’orizzonte per scaldarsi, si alternano angusti cunicoli subacquei che scendono e si restringono sempre più, mentre le riserve di ossigeno si stanno esaurendo e non sono sufficienti per tornare indietro, per cui bisogna solo avanzare e sperare di riaffiorare al più presto da qualche parte.

Sulla Terra abbiamo l’osso buco, qui invece il pesce buco.

Ogni volta che abbandoniamo la comfort zone e ci allontaniamo dalla base, la Signora Ansia si siede accanto a noi, suonando la celebre musichetta de “Lo Squalo” nella nostra testa. E se venissimo attaccati alle spalle? O dal basso? Non siamo troppo disidratati per compiere quella traversata? Dove vogliamo andare con quei miseri punti vita? La nostra sopravvivenza è in costante pericolo, e non ci sono perks particolari che permettano di rilassarsi o mettere in secondo piano qualche necessità. Anche se super equipaggiati e prossimi a completare l’avventura, potremmo morire di fame o di sete esattamente come nei primi minuti di gioco.

UN MARE DI COLORI

Graficamente Subnautica: Below Zero ci presenta dei coloratissimi ambienti da cartolina con diversi biomi e un convincente alternarsi tra giorno e notte, caratterizzato da una lunga fase crepuscolare dovuta alla presenza di più soli. Le animazioni della flora marina sono decisamente realistiche, così come i movimenti della fauna, sia individuali che in branco. Le terre emerse rappresentano magistralmente desolazione e solitudine.

subnautica below zero recensione

Questi fiori termici sono delle stufe naturali, unica difesa contro il freddo.

Volendo proprio fare la zitella criticona, le creature marine non si presentano esattamente come mi sarei aspettato da un survival (quasi) horror, e sembrano uscite da un lungometraggio Pixar, sia per l’aspetto che per le texure. Comunque va detto che la rana dorata, con i suoi colori sgargianti e l’aspetto buffo, è uno degli animali più velenosi della Terra, quindi forse sono io che mi aspetto mostri mutuati da Resident Evil anche dove non hanno motivo di esistere. Almeno non dovrò giocare a luci spente, così in casa non penseranno stia facendo altro, al computer. Il sonoro ci offre una colonna sonora drammatica e convincente, con un buon parlato e degli effetti sonori che ricordano il canto dei cetacei. Ho promesso di non spoilerare nulla, ma sappiate che siete in pessima compagnia, su 4546B, e vale veramente la pena scoprirne il perchè.

In Breve: Prendete la sensazione di vulnerabilità della pellicola Open Water e costruiteci intorno una storia solida, un mondo da esplorare in stile metroidvania con un pizzico di Don’t Starve, il dettaglio maniacale di In Other Waters, shakerate ed ecco Subnautica: Below Zero, un survival sci-fi quasi horror davvero ben realizzato. Inizialmente può apparire limitato: le prime decine di minuti di gioco scorrono con l’unica preoccupazione di avere una buona scorta di cibo e acqua, ma appena sarete in grado di avventurarvi a una certa distanza dal rifugio, vi ritroverete immersi – letteralmente – in un gran gioco.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7, 8GB RAM, GeForce GTX 1050, SSD
Com’è, Come Gira: Mi ha proposto di default tutte le impostazioni grafiche al massimo, e non ho avuto alcun problema. Nessuna incertezza nei controlli.

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Pro

  • Storia emozionante / Molti oggetti da scoprire, costruire e combinare / Sfida impegnativa, purché nella giusta modalità.

Contro

  • Ci mette qualche minutino di troppo a ingranare / Azione in superficie non all’altezza di quella subacquea.
9

Ottimo

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