The Legend of Zelda: Skyward Sword HD – Recensione

Switch

Probabilmente senza Skyward Sword non avremmo mai avuto quella spettacolare svolta chiamata Breath of the Wild

Pur essendo uno dei capitoli più “compatti” in termini di estensione propone inoltre alcuni dungeon discretamente avvincenti e un paio di combattimenti con altrettanti Boss meritano di entrare nella classifica “best fights” della saga. Divertente anche il cast di contorno, pieno di personaggi colorati e ben caratterizzati, sui quali svetta Faih, lo spirito guida di Link che con il passare del tempo passa dall’essere una compagnia estremamente pragmatica, quasi robotica, ad una vera e propria amica.

The Legend of Zelda Skyward Sword HD Recensione

Il cast di comprimari che incontrerete è piuttosto nutrito,e discretamente vario e ben caratterizzato… anche grazie ad una buona localizzazione italiana.

La stessa Zelda viene tratteggiata in modo diverso. Pur facendo intravedere i tratti del suo carattere che nelle avventure successive sarebbero stati maggiormente marcati, in Skyward Sword si intuisce bene la sua inesperienza e la volontà di affidare la sua sicurezza alle mani di Link. L’elemento narrativo è quindi un asse portante di questa produzione. Skyward Sword è il PRIMO Zelda e ha il difficile compito di raccontare parte delle origini dei suoi protagonisti storici. Ci riesce abbastanza bene e osa addirittura buttarci dentro anche un pizzico di romanticismo, purtroppo mai sbocciato pienamente nel prosieguo del franchise. I momenti topici della trama poi sono sottolineati da una meravigliosa colonna sonora, che spesso e volentieri ricorda le opere che il maestro Joe Hisaishi ha creato per i capolavori dello Studio Ghibli.

Un ulteriore aiuto per chi soffre di labirintite. Posizionando gli indicatori blu sulla mappa otterrete un fascio di luce che vi indirizzerà verso la meta.

Per quanto riguarda il lavoro di restauro, oltre all’inevitabile lifting generale che ha ravvivato un po’ la palette di colori, filtrato le texture aumentandone la risoluzione, migliorato il frame rate e snellito i nasi dei protagonisti, Nintendo ha ampliato le opzioni del sistema di controllo (con risultati non particolarmente esaltanti, come avete già potuto leggere), inserito il salvataggio automatico e aggiunto la possibilità di velocizzare i dialoghi, presenti in quantità abbastanza massiccia, e di saltare le cutscenes. Il risultato finale è un’esperienza di gioco più snella rispetto al gioco originale, ma purtroppo non all’altezza dei migliori capitoli della saga.

In Breve: Skyward Sword, uno dei capitoli di The Legend of Zelda più divisivi di sempre, torna su Nintendo Switch in una remastered che non cambia più di tanto le carte in tavola e si limita a dare una rinfrescata alle pareti. Una buona occasione per catturare nuovi fan avrebbe forse meritato un po’ più di cura e attenzione ai desideri dei giocatori.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Nessun problema di fluidità sia su Nintendo Switch classica che Lite. Qualche sporadico fenomeno di pop-up e controlli che sporadicamente presentano lieve input-lag.

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Pro

  • Senza Skyward Sword forse non avremmo avuto Breath of the Wild / Narrazione e musica a braccetto con ottimo ritmo e poesia.

Contro

  • Parte lento, molto molto lento... e non decolla prima di 5/6 ore / Il combat system non funzionava allora e neanche adesso.
7.8

Buono

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