Square Enix ha rivisitato con grande devozione nemici e boss, il lavoro svolto sotto questo aspetto è fenomenale
Anche l’uso delle evocazioni è cambiata, e ora ogni elemento della squadra dispone di uno slot dedicato appositamente all’alloggiamento delle loro materie cremisi. Gli esper contribuiscono attivamente alla pugna, picchiando duro prima di levarsi di torno in un tripudio di furia elementale
MORALE DELLA FAVOLA?
Final Fantasy VII Remake è effettivamente un gioco curioso, che vive di alti e bassi. L’omaggio è concettualmente riuscito, ma imbrigliare la totalità dell’esperienza nel classico loop corridoio / boss / villaggio all’interno di una narrazione votata alla linearità assoluta non riesce ad appagare completamente, anche per alcune scelte di design sciocche. Ho già menzionato la diminuzione della difficoltà affrontando il gioco in modalità Classica, ma mi viene da pensare anche all’impossibilità di consumare oggetti o lanciare magie curative comodamente dal menu di pausa nei momenti di calma.
In generale, però, Final Fantasy VII Remake resta un eccellente ritorno a un passato mai dimenticato per i veterani cresciuti perdendosi negli occhi di Aerith.
La natura incompleta del titolo non può che lasciare l’amaro in bocca una volta arrivati ai titoli di coda
In Breve: Tra Advent Children e esperimenti di dubbio valore quali Dirge of Cerberus, non si può dire che Square Enix si sia risparmiata nel tentativo di riportare in auge il suo campione d’incassi. Final Fantasy VII Remake riesce in gran parte ad essere all’altezza delle aspettative, ma i punti deboli elencati in sede di recensione gli impediscono di raggiungere l’eccellenza. In tutta onestà il problema principale risiede nel fisiologico desiderio di continuare l’avventura, ma è comunque necessario giudicare quello che il gioco ha da offrire adesso, il che non è affatto poco. Dispiace però appendere lo spadone al chiodo dopo essere tornati a mulinarlo in battaglia, cristallizzati in una nuova, indefinita attesa. Il prezzo della vittoria non è mai stato tanto amaro.
Sistema di Prova: Playstation 4 PRO
Com’è, come gira: C’è poco da dire: questa è Square Enix alle prese con un titolo a tripla A, e si vede. Tutto il gioco scorre liscio come l’olio senza neppure un istante di incertezza, anche durante i combattimenti più caotici. Fossero tutti così, i videogiochi.