Iron Man VR – Recensione

La dotazione può essere liberamente modificata tra un capitolo e l’altro nell’iconica villa sulle spiagge di Malibù, investendo i punti ricerca ottenibili completando le missioni con successo: tra i gingilli sviluppati dall’eccentrica intelligenza artificiale Gunsmith spiccano potenziamenti per massimizzare velocità o frequenza di fuoco, assieme a un arsenale di tutto rispetto da montare sulle singole braccia, permettendo di fare fuoco indipendentemente con missili intelligenti e mitragliatrici gatling, tanto per fare un esempio.

Considerata l’alta dinamicità dell’esperienza, devo ammettere che il mio stomaco non mi ha mai dato problemi: Iron Man sostanzialmente vola in linea retta, e la direzione viene data dosando i repulsori e piegando la testa. I movimenti solitamente più bruschi, quelli adibiti alla rotazione del corpo, sono invece gestiti con i classici scatti, definibili per fluidità nella schermata delle opzioni; è anche presente un comando per effettuare una fulmineo dietro-front e limitare lo stress nelle situazioni dove stormi di nemici ronzano attorno bisognosi di attenzioni.

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ARMATURA

Complessivamente Marvel’s Iron Man VR è un “simulatore di supereroe” ben riuscito: lontano da essere un mero tiro a segno da luna park, riesce a trasmettere la sensazione che chiunque sia in grado i eseguire i numeri di Tony una volta indossata l’armatura. I punti deboli sono da imputare principalmente alla potenza della realtà virtuale di Sony, qui in gran spolvero, tuttavia incapace di restituire quella dose di carisma extra che sistemi superiori avrebbero gestito meglio.

Parlo principalmente delle arene, semplici nelle architetture e criminalmente spoglie: Friday ci avverte che Shanghai è sotto il coprifuoco, ma una città senza auto e passanti sa tanto di dozzinale set cinematografico, complice un deciso riciclo delle arene in una campagna di per sé non lunghissima.

Ci sarebbe anche da segnalare una certa monotonia, visto che le missioni tendono ad assomigliarsi un po’ tutte: ci sono obiettivi secondari che richiedono di interagire con apparecchiature per risolvere determinati compiti, ma generalmente ci si sposta da un checkpont all’altro accumulando lamiere nemiche, mentre l’esplorazione della sontuosa villa Stark avviene su rotaie tra un teletrasporto e l’altro, facendo spesso i conti con un’antipatica compenetrazione poligonale che rompe un po’ la magia. I completisti, però, riusciranno a estendere la longevità del gioco oltre i titoli di coda grazie alla prospettiva di incassare più punti ricerca ripetendo le missioni già giocate o affrontando impegnative sfide di velocità, dove schizzare a velocità folle tra rocce e faraglioni.

In Breve: Marvel’s Iron Man VR è il miglior gioco dedicato all’ormai celebre supereroe: un obiettivo facile da raggiungere considerato lo sconsolante panorama dei tie-in con protagonista il Vendicatore dorato, tuttavia importante in virtù di un ottimo uso della realtà virtuale. Tecnicamente sente il peso di una tecnologia non all’avanguardia, ma il coinvolgimento e il divertimento vincono come sempre sulla mera conta poligonale, rendendo il gioco un acquisto raccomandatissimo per tutti i fan del personaggio.

Piattaforma di Prova: PlayStation 4 Pro
Com’è, Come Gira: Marvel’s Iron Man VR è uno dei migliori giochi realizzati per la realtà virtuale di Sony, e non mostra indecisioni di sorta sulla versione PRO della console.

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