Kunitsu-Gami: Path of the Goddess – Recensione Switch 2

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Certe danze rituali non si interrompono mai, e Kunitsu-Gami: Path of the Goddess su Switch 2 lo dimostra meglio di chiunque altro, in portabilità e non.

Sviluppatore / Publisher: Capcom / Capcom Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile su: PC (Steam), PS5, PS4, Xbox Series X|S, Xbox One, Switch, Switch 2 Data di uscita: Già disponibile

Pubblicato su PC e console nel luglio 2024, Kunitsu-Gami è una delle gemme più eccentriche e artisticamente coraggiose partorite da Capcom negli ultimi anni. Un action-strategy che si ispira ai rituali shintoisti, mescolando combattimenti, tower defense e gestione delle risorse in un ciclo giorno/notte irresistibile.

Per il suo debutto su Switch 2, Capcom non si è limitata a un semplice porting: la nuova versione riflette le potenzialità della nuova console di Nintendo, integrando comandi specifici pensati per i Joy-Con 2 e una modalità esclusiva che trasforma radicalmente l’esperienza.

UNA DANZA TATTICA

Kunitsu-Gami conserva intatto il suo impianto di gioco: si guida Soh, un guerriero votato alla protezione della sacerdotessa Yoshiro, in un viaggio per purificare i villaggi corrotti che adornano il monte Kafuku, partendo dalla cima fino alla base. Ogni livello alterna una fase diurna, dove esplorare le aree infestate, liberare abitanti e pianificare le difese, a una notturna, in cui orde di creature demoniache vomitate dai Portali Torii mettono alla prova la tenuta delle barricate. E anche la reattività del giocatore ovviamente, sia come guerriero sia come stratega (gli abitanti possono avere diversi ruoli e devono essere posizionati per aiutarci a respingere le ondate di nemici).

Capcom non si è limitata a un semplice porting: la nuova versione riflette le potenzialità della nuova console di Nintendo

L’impianto visivo resta di grande impatto anche su Switch 2, grazie all’RE Engine sapientemente scalato. I modelli conservano dettagli e colori vibranti, mentre le animazioni fluide danno vita a combattimenti che sembrano coreografie. In modalità dock il frame rate si assesta sui 30-40 fps senza incertezze evidenti, e in modalità portatile il colpo d’occhio rimane notevole grazie a una gestione intelligente di effetti, profondità di campo e illuminazione volumetrica. Nonostante qualche inevitabile rinuncia sugli shader più complessi e sugli effetti particellari rispetto alle altre edizioni, il risultato finale è compatto e armonico, senza vistosi compromessi.

Kunitsu-Gami Path of the Goddess

All’inizio non è difficile tenere a bada le ondate. All’inizio, però.

I caricamenti risultano veloci e ben distribuiti, con tempi di attesa minimi tra una schermata e l’altra. Anche gli asset più elaborati — dai fondali delle foreste ai decori cerimoniali dei villaggi — vengono gestiti con pulizia, senza fenomeni di pop-in o caricamenti tardivi visibili, merito dell’ottimizzazione mirata al nuovo hardware Nintendo.

KUNITSU-GAMI: PATH OF THE GODDES DE?

Le vere novità si scoprono impugnando i Joy-Con 2: Capcom ha introdotto il supporto al puntatore e ai comandi giroscopici, permettendo di gestire selezioni e piazzamenti delle unità con estrema precisione. Dopo un fisiologico periodo di adattamento, il controllo diretto del cursore rende il gameplay strategico più snello e naturale, specie durante la preparazione delle difese che precedono l’avvento delle orde e nelle fasi più concitate, ovvero gli scontri coi boss. In alternativa si può usare il pad tradizionale, ma la gestione tramite Joy-Con conferisce una fluidità tattile impossibile da replicare altrove.

Dopo un fisiologico periodo di adattamento, il controllo diretto del cursore rende il gameplay strategico più snello e naturale

Ad affiancare la campagna tradizionale arriva poi fin da subito “Impresa ultraterrena”, una modalità endless – sbloccabile dopo aver finito il gioco, in origine – pensata per chi cerca sfide rapide dal sapore roguelike. Qui il ciclo giorno/notte viene semplificato: niente abitanti da salvare, nessuna gestione di risorse articolata, solo ondate crescenti di nemici e potenziamenti da scegliere a ogni ripresa, con immancabile punteggio legato alle performance. È una variazione che aumenta il ritmo e la competizione, una modalità perfetta per sessioni brevi e per chi adora scalare le classifiche online. E su Switch 2, grazie alla velocità dei caricamenti e alla reattività dei comandi giroscopici, questa modalità acquista un dinamismo sorprendente rispetto alle versioni fisse.

Artisticamente è stato fatto un gran lavoro: chapeau.

Complessivamente, la sensazione è che il bilanciamento tra performance e qualità sia stato studiato con attenzione. Il porting regala un’esperienza sempre stabile, fluida e piacevole anche in mobilità, una chicca se la si paragona con quelle offerte da alcune trasposizioni del passato. Merito anche di un’ottimizzazione da manuale e di un impianto sonoro che mantiene intatta la qualità delle musiche rituali e degli effetti ambientali.

a differenza di altri porting, qui il bilanciamento tra performance e qualità è stato studiato con attenzione

I contenuti post-lancio della versione 2024 – modalità cooperativa, nuovi costumi, tracce musicali extra e talismani opzionali – sono tutti inclusi di default, senza costi aggiuntivi. Un pacchetto completo che impreziosisce ulteriormente l’offerta di questa perniciosa edizione, posizionandola senza esitazioni come la più completa e funzionale oggi disponibile. In sostanza: se – proprio come capitato al sottoscritto – vi siete lasciati sfuggire questa perla nascosta dell’anno scorso, adesso avete la possibilità di rimediare all’errore con una versione Switch 2 che profuma tanto di definitive edition.

In Breve: Kunitsu-Gami: Path of the Goddess è un’esperienza unica, che fonde suggestioni folkloristiche, azione in tempo reale e strategia in salsa tower defense mettendo in mostra un equilibrio raro. La progressione alterna momenti di calma e pianificazione a battaglie frenetiche, sempre accompagnate da una colonna sonora evocativa e da un’estetica che richiama il teatro kabuki e i dipinti ukiyo-e, per la gioia di chi ama il Giappone. Con i suoi accorgimenti e contenuti aggiuntivi, l’edizione Switch 2 è probabilmente il modo migliore per avvicinarsi alla danza rituale di Soh e Yoshiro.

Piattaforma di Prova: Switch 2
Com’è, Come Gira: Kunitsu-Gami: Path of the Goddess tecnicamente si difende bene su Switch 2, oserei dire che è un esempio virtuoso di conversione: il comparto grafico conserva e preserva il fascino delle altre versioni senza bisogno di scendere a compromessi sanguinosi, giusto qualche rinuncia negli effetti HDR e nelle texture per così dire secondarie.

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Pro

  • Direzione artistica impeccabile / Lodevole resa tecnica su Switch 2, sia in dock che portatile / Nuova modalità endless appagante e ben congegnata / Sfrutta la novità della console Nintendo con intraprendenza

Contro

  • Curva di difficoltà un po’ discontinua / Un po' ripetitivo nelle fasi finali
8.5

Più che buono

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