lost judgment non è particolarmente impegnativo, quindi se avete già un minimo di dimestichezza con il genere il consiglio è di partire direttamente dalla difficoltà più elevata
QUALCOSA DI VECCHIO, QUALCOSA DI (SEMI)NUOVO
Kamarucho è sempre Kamarucho. Una frase questa che può, e che deve, essere intesa sia con accezione positiva che negativa. Da un lato c’è la piacevole familiarità di un luogo già noto, che propone tante attività extra e che diventa il teatro di numerose storie.
L’AGGIUNTA DI UN NUOVO QUARTIERE HA PORTATO UNA VENTATA D’ARIA FRESCA

Nel corso delle missioni secondarie Yagami & soci si troveranno coinvolti in situazioni surreali e incontreranno vecchie conoscenze e personaggi stravaganti.
Sorprese che, è bene sottolinearlo, non hanno quasi mai un effetto dirompente. Se c’è infatti un “reato” di cui accusare Lost Judgment è proprio quello di non distaccarsi più di tanto dal suo predecessore (e, per diverse meccaniche, dall’intera saga di Yakuza) e di proporre un’esperienza di gioco che, per quanto sia indubbiamente di alto livello, non brilli in quanto a originalità. Un discorso questo che può essere esteso anche alla componente tecnica, che funziona su tutta la linea, ma che sa di già visto. Buoni i modelli dei personaggi, curate le ambientazioni, molto bene gli intermezzi e convincente la recitazione che può essere goduta sia in inglese che in giapponese. L’italiano? Non è presente nell’audio, ma come per il primo capitolo della serie è disponibile sotto forma di sottotitoli, con una localizzazione dei testi completa e, complessivamente, di buona fattura.
In Breve: Lost Judgment ripropone la formula del suo predecessore con qualche piccola modifica, senza andarne a intaccare in maniera rilevante gli elementi cardine. Il risultato, grazie anche a una trama di ottimo livello, è un’avventura coinvolgente da seguire e divertente da giocare, che sorprende nel suo incedere narrativo più che nella sua componente ludica. L’idea di proporre qualcosa di nuovo, magari partendo da un’ambientazione diversa, potrebbe portare a un ulteriore salto in avanti, ma anche così vale la pena vestire i panni di Takayuka Yagami e di muoversi tra Kamarucho e Yokohama in cerca della verità con mille pensieri per la testa, mille nemici da sconfiggere e mille attività extra da provare.
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Ho provato Lost Judgment in versione PlayStation 5, senza mai riscontrare particolari problemi di natura tecnica. Nessun bug e nessun glitch nel corso della mia partita, con una trentina di ore all’attivo utilizzate per concludere l’avventura principale e per scalfire solamente in piccola parte l’enorme montagna che risponde al nome di “attività secondarie”.