Mario Kart World – Recensione

Con l’arrivo della nuova Nintendo Switch 2 si apre un nuovo capitolo nella lunga storia dei videogiochi. E a chi poteva spettare l’onore di scriverne la prima pagina, se non a Mario Kart World?

Sviluppatore / Publisher: Nintendo EPD, Monolith Soft, 1UP Studio, Bandai Namco / Nintendo Prezzo: € 79,99 (digital) / € 89,99 (cart) Localizzazione: Completa Multiplayer: Internet PEGI: 3+ Disponibile su: Nintendo Switch 2 Data d’uscita: 5 giugno

Ci sono giochi che accompagnano intere generazioni di console e di videogiocatori, saltando di piattaforma in piattaforma (letteralmente) e diventando dei veri portabandiera ammantati di esclusività. Uno di questi è certamente Mario Kart.

Mario Kart World

Tutti pronti sulla linea di partenza…

Da quel lontanissimo 1992, in cui l’originale Super Mario Kart uscì per la prima volta sul Super Nintendo, la sua progenie ha fatto (ancora una volta, letteralmente) tantissima strada, palesandosi su tutte le console dell’azienda, dal Nintendo 64 al Game Cube, dalla Wii alla Switch, passando naturalmente per le macchine portatili, dal Game Boy Advance al 3DS. E su ciascuna piattaforma ha portato il suo carico di adrenalina, entusiasmo, divertimento e sana, sanissima alienazione ludica.

MARIO KART DIVENTA WORLD

Non deve stupire, quindi, se proprio a quest’iconica serie è toccato il privilegio di inaugurare la line-up di giochi per la Switch 2, nuova fiammante console della “Grande N”. E non poteva davvero esserci un debutto migliore, per spiegare all’homo ludens le finalità di questa macchina e fargli intuire le sue potenzialità.

Mario Kart World

Ogni corsa e ogni area del gioco sono dedicate a personaggi o capolavori del passato. Donkey Kong, qui, è riconoscibilissimo.

In questa nona incarnazione, l’intero mondo di gioco risulta essere interconnesso: i circuiti in cui si gareggia non sono più delle “isole” a sé stanti, chiuse idealmente come recinti totalmente separati l’uno dall’altro, ma sono collegati tra loro da strade e percorsi “interurbani”, come se fossero diverse città di un unico grande continente.

MKW non ti chiede di giocare bene, ti chiede di giocare e basta

L’anima del gioco resta sempre la competizione, che a questo giro si fa molto più chiassosa grazie al raddoppio dei partecipanti in gara, ma la novità dietro al titolo vorrebbe essere proprio lei, la facoltà di esplorare tutta “la campagna” che sta fra un circuito e l’altro, percorrendola su strade asfaltate o su sentieri scoscesi, scoprendo cosa si nasconde in termini di sfide, bonus da raccogliere e così via.

Mario Kart World

Possiamo esplorare il mondo di gioco, e soprattutto i circuiti, liberamente.

Le sfide che si possono incontrare, declinate in diverse modalità, difficoltà e tempistiche variano dalla raccolta di oggetti alle evoluzioni da compiere, passando per i percorsi a ostacoli, il tutto godendosi la bellezza del panorama circostante, destinato ovviamente a cambiare a seconda della regione in cui ci troviamo (ce ne sono diverse, dedicate a giochi e personaggi storici di Nintendo). I bonus vanno dalle classiche monete agli oggetti più disparati, che possono tornarci utili successivamente o costituire un abbellimento puramente estetico.

MKW

Non mancano i gadget collezionabili, sotto forma di adesivi, che si sbloccano facendo questo o quello.

GIOCA E BASTA!

Non puoi essere sicuro di avere il traguardo in pugno finché non lo hai superato

L’anima del gioco, come dicevo prima, restano le competizioni. Divertenti, coinvolgenti, colorate, imprevedibili e con quel pizzico di fatalismo che, dai primi anni Ottanta, ha sempre accompagnato i videogiocatori, soprattutto quelli che si annidavano nei bar e nelle sale giochi di provincia: non puoi essere sicuro di avere il traguardo in pugno finché non lo hai superato, perché pochi metri prima potrebbe sempre arrivarti addosso qualche oggetto contundente e farti finire sesto, vanificando prestazioni altrimenti ineccepibili!

MKW

Possiamo anche trasformarci in un razzo-missile e guadagnare un bel po’ di posizioni…

Lo aggiungo qui per dovere di cronaca, ad esclusivo vantaggio di quei tre che non avessero mai sentito parlare di Mario Kart: qui le scorrettezze tra piloti non sono semplicemente tollerate, ma sono proprio l’anima del gameplay, diventando occasione di scherno, ma anche di divertimento, grazie alla loro leggerezza e a un pizzico di vis comica. In ogni gara ci saranno fino a 24 improbabili concorrenti su mezzi altrettanto peculiari, pronti a darsi battaglia a suon di accelerazioni turbo, volate, derapate, superpoteri, fulmini fulminanti, carapaci di tartaruga lanciati tra le ruote e repentine trasformazioni in razzi, senza contare le folli parentesi “volevo essere GTA” in cui prenderanno momentaneamente possesso di enormi camion, seminando il panico tra gli avversari.

In Mario Kart, la scorrettezza non è un errore: è gameplay puro.

E se tutto questo non fosse sufficiente, dobbiamo anche aggiungere lo sviluppo a tre dimensioni di ciascun circuito, una peculiarità di assoluta bellezza, grazie al quale è spesso possibile saltare su strade elevate o scendere nel sottosuolo, prendere scorciatoie, raggiungere percorsi ameni pieni di monete da raccogliere, talvolta sfruttando le nuove, acrobatiche evoluzioni che i giocatori possono compiere sui loro veicoli, saltando sui cordoli o su monorotaie con due sole ruote (su quattro), o mettendosi a correre addirittura sulle pareti, quando possibile.

DIVERSE MODALITÀ DI GIOCO

MKW permette di affrontare i percorsi in diversi modi. Dai classici Gran Premi a circuiti fissi, che in un certo senso costituiscono la “modalità storia” del gioco, alle sfide personalizzate che prevedono regole e percorsi stabiliti dai giocatori. La novità più gustosa è però rappresentata dalla modalità Sopravvivenza, una gara a eliminazione in cui l’obiettivo di ogni tappa è raggiungerla entro un preciso posto in classifica, altrimenti si è fuori, fino a restare soltanto in quattro a lottare per il traguardo.

MKW

In modalità sopravvivenza, dobbiamo assicurarci la qualificazione a ogni giro del tracciato.

Torna poi la possibilità di scegliere i propri percorsi a piacimento nella “Gara sfida”, una modalità di gioco in cui decidiamo noi le regole e impostiamo la guida come preferiamo. A proposito: di default MKW attiva la ‘guida assistita’, un’opzione che limita la possibilità di andare fuori pista cercando di riportarci, nei limiti del possibile, entro lo spazio delimitato dai cordoli. Chiaramente questo aiuterà moltissimo i principianti, ma i giocatori più esperti possono tranquillamente farne a meno, aumentando un po’ il divertimento e il fattore di sfida.

Dal 1992, Mario Kart continua a unire generazioni a colpi di derapate e carapaci.

Non mancano neanche le prove a tempo (dove è però necessario l’abbonamento per caricare i propri tempi) e la modalità battaglia, in cui si corre nelle arene per far scoppiare i palloncini avversari o per raccogliere più monete degli altri. Il tutto, naturalmente, da soli oppure on line. Perché la sfida contro il computer è divertente, ma è contro altri avversari umani che Mario Kart World esprime tutto il suo potenziale.

Mario Kart World

I replay regalano inquadrature mozzafiato.

CEMENTIFICARE O IMMOLARE AMICIZIE?

Ci sono molti modi per giocare a MKW contro gli amici. Le modalità on line prevedono l’uso di un abbonamento agli appositi servizi di Nintendo, ma è possibile sfidarsi anche in rete locale o sedendosi tutti davanti al televisore, con una sola Switch 2. Quest’ultima possibilità prevede un massimo di 4 giocatori dotati di un joy-con ciascuno, sfruttando la tecnica dello split screen. È in queste occasioni che sale l’agonismo e tagliare il traguardo per primi diventa un imperativo assoluto, ricorrendo a qualsiasi nefandezza pur di mettere gli avversari in difficoltà.

MKW

A poco a poco, giocando e vincendo, il giuoco sbloccherà mezzi e personaggi.

Il tutto è stramaledettamente divertente, anche se i limiti ergonomici dei joy-con si fanno ben presto sentire e urge l’acquisto di un pad aggiuntivo, per lenire il dolore alle dita (bisogna avere delle mani davvero molto piccole, per trovare comodo un singolo joy-con). Nelle sfide umane è possibile sfruttare la Nintendo Switch 2 Camera (€59,90) per “metterci la faccia” e accompagnare il nostro veicolo con il nostro volto in un’icona circolare. La periferica può essere usata anche con il servizio GameChat.

In Breve: Adoro i bei giochi di una volta in cui non c’era alcun approfondimento psicologico, nessun messaggio sociale, nessun ammiccamento politico e nessun viaggio iniziatico da compiere: Mario Kart World si gioca e basta, con l’unico scopo per cui erano nati i videogiochi – e cioè divertire. Mi sono ritrovato a urlare, esultare, imprecare e gioire davanti alla TV come facevo da ragazzino, in un contesto piacevole, dinamico e coloratissimo dove si può vincere o si può perdere, per poi riprovarci un’altra volta, e poi un’altra volta ancora. Finché non si è sudati marci. Finché non fanno male le dita. Finché non si è appagati e ci si dà appuntamento al giorno dopo, per giocare ancora. E poco importa se le fasi “open world” non sono esaltanti come le gare, Mario Kart World è il capolavoro che ci aspettavamo che sarebbe stato, e tanto basta.

Piattaforma di Prova: Switch2
Com’è, Come Gira: Praticamente perfetto, a 120Hz sullo schermo integrato e monitor fino a 2K, a 60Hz a 4K con uno o due giocatori, scendendo a 30Hz con 4 giocatori in modalità split-screen.

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Pro

  • Accattivante, frenetico, e con tutto il carisma di Mario & soci. / Divertimento allo stato puro. / Un biglietto da visita eccellente per la nuova console Nintendo.

Contro

  • Sezione open world alla lunga noiosetta e ripetitiva.
9.5

Ottimo

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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