In multiplayer abbandonerete la buona pratica di tenere il mitragliatore con due mani per sventagliarlo a destra e a manca
Per fortuna, però, le mappe dei livelli non sono lunghi canaloni, ma
alternano zone lineari a stanze aperte che permettono approcci diversi, evitando l’effetto “tiro al piattello”. La medesima abilità degli sviluppatori nel level design ha un impatto ancora maggiore sul
comparto multiplayer, altro asso nella manica di questo titolo. Quando ci si scontra contro altri esseri umani, il ritmo subisce un’impennata, pari a quella dei battiti cardiaci dei nostri poveri cuori. All’improvviso, la buona pratica di tenere qualsiasi arma con due mani lascerà spazio a momenti di panico inaspettato in cui si sventaglia il proprio mitragliatore a destra e a manca per rispondere al fuoco nemico che arriva dalle nostre spalle. Mi raccomando,
togliete gli oggetti fragili dalle vicinanze della postazione di gioco.

Qualcuno ha detto “Cliffhanger”?
Le partite sono brevi, sui cinque minuti, e le modalità offrono una discreta varietà, ma è la natura stessa del gioco a renderlo così appagante, rendendo i match molto vicini a quelli di un laser game in presenza. Per permetterci di divertirci senza frequenti interruzioni, è fondamentale un sistema di movimento impeccabile, e Above and Beyond implementa il movimento continuo e classiche opzioni come la rotazione a scatti, ma non l’usatissimo sistema di teletrasporto a breve distanza.
NOTEVOLE ANCHE IL SISTEMA DI MOVIMENTO, CHE PERMETTE LUNGHE PARTITE SENZA ALCUNA SENSAZIONE DI MALESSERE
Ebbene,
è la migliore e più confortevole camminata libera che abbia mai provato, e mi ha permesso lunghe partite senza nessun tipo di malessere. Come hanno fatto? Un patto con le divinità del videoludo, questo è certo, ma ho anche l’impressione che abbia qualcosa a che vedere con quel piccolo, quasi impercettibile scattino in basso che simula il leggero abbassamento della nostra visuale quando facciamo un passo. In ogni caso,
il risultato finale è eccezionale e voglio sperare che verrà studiato e copiato da chiunque in futuro voglia evitare quell’effetto levitazione che in altri giochi avevo un po’ risentito. Tutti questi elogi e sono arrivato alla fine senza nemmeno un cenno alla
modalità Gallery, in cui Respawn ci regala documenti storici e testimonianze di veterani dall’inestimabile valore: meriterebbe un articolo a parte, per cui mi limito a segnalare che un documentario editato dai filmati a disposizione ha vinto diversi premi in manifestazioni valide per la candidatura all’Oscar. Magari alla prossima notte delle statuette ci sarà anche un videogioco.
Piattaforma di Prova: PC Configurazione di Prova: Intel i7-10750, 16 GB RAM, RTX 2070 Super, SSD
Com’è, Come Gira: Ottima performance a livello di dettagli “Alto”, eccetto in presenza di fuoco vivo. Lì sono passato a livello “Medio”, con una resa grafica complessiva che rimane a un livello molto buono. Mancano opzioni avanzate per la configurazione tecnica, ma ce ne sono quante ne volete per il comfort.
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