Koei Tecmo e Gust, dopo il discreto Blue Reflection, sono tornati alla carica con un nuovo capitolo della serie Nights of Azure, musou con un folto cast al femminile tendenzialmente votato al lato “yuri” (rapporti sentimentali tra ragazze) che soffriva al suo primo tentativo di alcuni problemi piuttosto evidenti. Con Nights of Azure 2: Bride of the New Moon, questo il nome del nuovo episodio, lo sviluppatore giapponese ci riprova, cercando di far tesoro dei feedback ricevuti dalla community e ponendo una maggior attenzione al comparto tecnico, precedentemente soggetto a limitazioni, causa la natura cross-gen del progetto.
IN QUELLA NOTTE DI LUNA PIENA
La storia di Nights of Azure 2: Bride of the New Moon si colloca diversi anni dopo gli eventi del precedente episodio: il risveglio di un nuovo demone, conosciuto come Queen Moon, fa sprofondare ancora una volta il mondo nel caos. La Curia, ultimo baluardo di speranza per l’umanità, decide quindi di inviare un proprio cavaliere affinché scorti la “Sposa del Tempo” – una sacerdotessa dotata di immensi poteri – davanti al nemico per immolarsi e sigillare il demone, scongiurando così un’altra apocalisse.Un incipit che, al primo impatto, non si discosta troppo dal precedente episodio, ma la trama prende una svolta inaspettata quando Aluche – la protagonista, spinta dall’amore per la sacerdotessa – sacrifica la propria vita combattendo contro la potente Queen Moon.
oltre alle classiche combo leggere e pesanti che accomunano tutti i titoli di questo tipo, Aluche potrà contare su una compagna e un Servant
Tutto questo succede nei primi trenta minuti di gioco, ma subito dopo la donna viene fatta tornare in vita sotto forma di mezzo demone grazie ad una trasfusione sperimentale con il sangue dell’ex eroina Arnice (la protagonista del primo Nights of Azure). Forte dei suoi nuovi poteri, Aluche dovrà quindi salvare il genere umano prima che venga inghiottito dall’oscurità e sconfiggere definitivamente la Queen Moon. Narrativamente, Nights of Azure 2: Bride of the New Moon propone una trama decisamente migliore rispetto al passato, focalizzata maggiormente sul drammatico scenario dipinto poc’anzi, piuttosto che sui rapporti amorosi tra ragazze fin troppo frequenti nel precedente capitolo (non che manchino anche in questo episodio, eh!).
A livello di gameplay, i ragazzi di Gust hanno riciclato in parte la struttura del prequel, riuscendo però a rifinirla ed arricchirla, offrendo un sistema di gioco decisamente più divertente ed incisivo. Ciascuno dei sette capitoli che compongono l’avventura inizierà nell’Hotel Eterna, il classico Hub dove poter salvare la partita, acquistare potenziamenti o interloquire con le altre donzelle del gioco, magari durante una romantica serata al chiaro di luna a bordo piscina. Da qui potremo inoltre gestire il party e raggiungere la location dove svolgere le missioni.
OROLOGIO LUNARE
Il battle system, in questa seconda incarnazione, è l’aspetto più rinnovato dell’intera esperienza ludica: durante il combattimento, oltre alle classiche combo leggere e pesanti che accomunano tutti i titoli di questo tipo, Aluche potrà contare sull’aiuto di una compagna e di un Servant, una sorta di demone famiglio che garantirà alla protagonista alcune abilità speciali.Come in passato, i Servant attaccheranno i nostri nemici in base agli ordini che gli impartiremo, inoltre con i grilletti posteriori potremo utilizzare i poteri del Servant e innescare combo devastanti. La novità è qui rappresentata da una nuova categoria di Servant, lo “Striker”, un piccolo demone mutaforma che si trasformerà in un’arma specifica (spaziando tra lance, tridenti e spadoni), consentendo di sbloccare una serie di nuove combo con cui malmenare i nemici.
la alleata denominata “Lily” supporterà Aluche con due attacchi speciali dal potere devastante: Double Chase e Lily Burst
Le novità, per fortuna, non finiscono qui. Vi ricordate della nostra compagna di squadra? Ebbene, in ogni missione potremo scegliere una alleata umana che ci affiancherà in battaglia e denominata Lily. Questa attaccherà i nemici in base ai nostri ordini proprio come per i Servant e supporterà Aluche con due attacchi speciali dal potere devastante: Double Chase e Lily Burst. Queste due tecniche potranno essere utilizzate sul campo di battaglia man mano che il legame tra le due ragazze diverrà abbastanza forte, il che sarà possibile caricando semplicemente le apposite barre ad ogni demone sconfitto per poi far sfoggio dei nostri poteri; in particolare, Double Chase danneggerà tutti gli avversari circostanti, mentre il Lily Burst si tradurrà in un potente attacco ad area che annienterà tutti i mostri nel raggio d’attacco. Le nostre partner, inoltre, potranno utilizzare alcune abilità dagli effetti variabili come il ripristino graduale degli HP, lo stordimento di un piccolo gruppo di nemici o l’aumento delle nostre difese per un breve periodo di tempo.Torna anche l’aspetto del potenziamento del personaggio, qui pesantemente rivisitato rispetto a Nights of Azure. Grazie al sangue blu ottenuto dai nemici sconfitti Aluche potrà salire di livello e ottenere una serie di bonus tra cui attacchi elementali e danni aggiuntivi; inoltre, la nobile linfa garantirà alla protagonista una maggior resistenza durante le missioni così da permetterle di combattere più a lungo.
Le nostre partner potranno utilizzare abilità dagli effetti variabili
FANCIULLE AL CHIARO DI LUNA
Tecnicamente Nights of Azure 2 propone degli ottimi modelli, soprattutto per quanto riguarda le protagoniste, con animazioni splendide ed espressioni facciali ben realizzate nonostante il loro aspetto decisamente “anime style”. Meno belle risultano purtroppo le ambientazioni, un pochino scarne a livello di texture, ma comunque meglio di quanto visto in produzioni simili. Ho inoltre riscontrato cali di frame piuttosto insistenti durate gli scontri più concitati, il che porta l’esperienza di gioco ai 30 fps contro i 60 del primo capitolo. Il titolo, tuttavia, si risolleva grazie ad una colonna sonora d’impatto che riesce a marcare i momenti salienti, dai romantici dialoghi tra le protagoniste ai combattimenti a suon di spade contro le armate demoniache. Di ottima fattura anche il doppiaggio in lingua giapponese.
Nights of Azure 2: Bride of the New Moon ha sicuramente compiuto un grande passo avanti rispetto il precedente capitolo, rifinendo pesantemente il comparto ludico, così come quello narrativo e artistico. La produzione è minata unicamente da un calo di frame rate piuttosto fastidioso in alcuni momenti di gioco; inoltre mi duole ribadire che, come per tutte le produzioni nipponiche legate a questo genere, il titolo è localizzato unicamente in inglese. Se non odiate il genere musou e non avete problemi con la lingua di Albione, vi consiglio di dare una chance a Nights of Azure 2.